Sabato 28 Settembre 2024
MONICA GUERCI
Magazine

Quando cambia l’ora a ottobre 2024 e perché lo facciamo ancora

Torna l’ora solare: sposteremo di nuovo le lancette. Una pratica, quella del cambio orario, che dura dal 1916

Dall'ora legale a quella solare, ogni fine ottobre si tirano indietro di 60 minuti le lancette

Dall'ora legale a quella solare, ogni fine ottobre si tirano indietro di 60 minuti le lancette

Roma, 28 settembre 2024 – L’autunno porta con sé il cambio dell’ora legale: la fine di ottobre segna l'inizio dell'ora solare 2024, non solo in Italia, ma anche in Europa. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, sarà il momento di spostare le lancette dell’orologio indietro, regalandoci sonno extra. La pratica del cambio dell'ora, introdotta in Italia nel 1916, ha una lunga storia legata al risparmio energetico.

L'idea originaria era sfruttare al massimo le ore di luce naturale durante i mesi estivi, riducendo il consumo di elettricità. L'ora legale fu adottata in maniera discontinua nel corso del tempo, ma dal 1966 è stata reintrodotta stabilmente. Da qualche anno, in Europa si discute sull’abolizione del cambio dell'ora, in un acceso dibattito tra esigenze energetiche e impatti sulla salute.

Quando cambierà l’ora nel 2024?

Il cambio dell'ora è una tradizione che segna la fine dell'estate e l'inizio della stagione fredda. Nel 2024, il passaggio dall'ora legale all'ora solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Alle ore 3:00, gli orologi dovranno essere spostati indietro di un'ora, tornando alle 2:00. Questo passaggio ci regala un'ora di sonno in più, ma le giornate appariranno "più corte", con il buio che arriverà prima nelle ore pomeridiane, mentre la luce si farà vedere con anticipo al mattino. Questo fenomeno proseguirà fino al solstizio d'inverno, il 21 dicembre 2024, quando le giornate ricominceranno ad allungarsi.

Fino a quando rimarrà in vigore?

L'ora solare rimarrà attiva fino all'ultimo fine settimana di marzo 2025. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, si tornerà nuovamente all'ora legale, spostando le lancette avanti di un'ora. Ma perché continuiamo a fare questo cambiamento? Scopriamolo ripercorrendo la storia e i motivi alla base di questa pratica, che ancora divide l'opinione pubblica.

Quando è stato introdotto il cambio dell'ora?

Il cambio dell'ora ha radici nel XVIII secolo, quando lo statista americano Benjamin Franklin (inventore del parafulmine) suggerì per la prima volta di risparmiare candele alzandosi prima al mattino. Tuttavia, l'idea fu presa poco sul serio.

Solo nel 1907, l'inglese William Willett pubblicò un opuscolo intitolato The Waste of Daylight, proponendo formalmente il concetto di ora legale per massimizzare la luce del sole e ridurre il consumo energetico. La Germania fu il primo paese a introdurre l'ora legale durante la Prima guerra mondiale, nel 1916, seguita da Regno Unito, Italia e Stati Uniti. 

In Italia, l'ora legale fu adottata per la prima volta nel Regno d'Italia il 3 giugno 1916, spostando l'orologio di un'ora in avanti a partire dalla mezzanotte. Da allora, l’alternanza tra ora solare e legale è diventata una pratica comune.

Ora solare vs ora legale

Ancora oggi, il risparmio energetico è uno dei principali motivi del cambio orario. Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, nel 2023 l'Italia ha risparmiato circa 90 milioni di euro grazie all'ora legale, riducendo il consumo di energia elettrica di circa 370 milioni di kWh e tagliando le emissioni di CO₂ di 170 mila tonnellate.

Dal 2004 al 2023, l'ora legale ha contribuito a un risparmio complessivo di 11,7 miliardi di kWh, corrispondenti a circa 2,2 miliardi di euro. Tuttavia, negli ultimi anni, il risparmio energetico legato al cambio dell'ora è diventato meno significativo a causa dell'evoluzione dei consumi e delle fonti di energia rinnovabile.

A che punto è l'abolizione del cambio dell'ora?

Dal 2018, il Parlamento Europeo discute l'abolizione del cambio dell'ora, con posizioni divergenti tra i Paesi membri. Mentre i Paesi del Nord Europa sono favorevoli a mantenere l'ora solare tutto l'anno, i Paesi del Sud, tra cui l'Italia, preferiscono continuare con l'ora legale. Nel marzo 2019, il Parlamento ha votato per abolire il cambio stagionale a partire dal 2021, dando ai singoli Stati membri la possibilità di decidere se mantenere permanentemente l'ora legale o l'ora solare. Di conseguenza, a oggi non è stata presa una decisione definitiva, e il dibattito sembra essersi affievolito. Pertanto, il cambio dell'ora continua come in passato, senza una chiara indicazione di quando o se avverrà una modifica effettiva.

Come affrontare al meglio il cambio dell'ora?

Il passaggio all'ora solare può influire sul nostro ritmo circadiano, causando disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione. Sia il passaggio da ora solare a ora legale che viceversa può causare disagi simili a quelli del jet lag. Per attenuare questi effetti, il consiglio è quello di prepararsi gradualmente nei giorni precedenti al cambio, modificando leggermente gli orari del sonno. L’autunno può regalare ancora molte belle giornate, esporsi alla luce naturale, soprattutto al mattino, può aiutare a regolare l'orologio biologico.