Giovedì 30 Gennaio 2025
LOREDANA DEL NINNO
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Psicologia e abbigliamento. Quello che i vestiti dicono di noi

Ebbene sì, l’abito fa il monaco. Ogni scelta fatta nel vestire – dal colore allo stile, dagli accessori agli abbinamenti...

Ebbene sì, l’abito fa il monaco. Ogni scelta fatta nel vestire – dal colore allo stile, dagli accessori agli abbinamenti...

Ebbene sì, l’abito fa il monaco. Ogni scelta fatta nel vestire – dal colore allo stile, dagli accessori agli abbinamenti...

Ebbene sì, l’abito fa il monaco. Ogni scelta fatta nel vestire – dal colore allo stile, dagli accessori agli abbinamenti – parla al mondo, racconta chi siamo, come ci sentiamo e persino il nostro stato d’animo in un determinato momento.

"Gli abiti indossati possono essere i nostri migliori alleati o i peggiori nemici – sottolinea Katuscia Giordano, esperta in psicologia della comunicazione –. Attraverso il nostro stile, possiamo trasmettere sicurezza, vulnerabilità, gioia o tristezza. Ciò che indossiamo non influenza solo il modo in cui gli altri ci percepiscono, ma può agire direttamente sul nostro stato emotivo, aiutandoci a sentirci più autentici e sicuri".

Non è quindi un caso se – in vista di una giornata importante – si tende a scegliere abiti che faccino sentire più forti e se, al contrario – nei momenti di tristezza – si è portati a prediligere indumenti più comodi, per restare anonimi o nascondersi dal mondo.

Un aspetto chiave della psicologia del vestire investe il ruolo dei colori, un potente linguaggio emozionale. Il rosso, per esempio è associato a passione, energia e determinazione. Indossarlo può trasmettere forza e sicurezza, ma anche desiderio di emergere e porsi al centro dell’attenzione.

Il blu simboleggia invece calma, equilibrio e affidabilità, e viene spesso scelto in contesti professionali per trasmettere serenità e competenza. Il nero, elegante e autorevole, è un rifugio emotivo e al tempo stesso una dichiarazione di potere, mentre il giallo – simbolo di gioia e creatività – rappresenta energia positiva, ma può risultare difficile da indossare in momenti di vulnerabilità. "Quando siamo tristi o insicuri – spiega la psicologa – tendiamo a scegliere colori scuri o neutri, che ci permettono di passare inosservati. Al contrario, in momenti di entusiasmo o gioia, ci apriamo ai colori vivaci e agli abbinamenti audaci".

"L’abito – prosegue – è il primo elemento che gli altri notano di noi. Non definisce chi siamo nel profondo, ma è uno strumento attraverso il quale possiamo raccontarci. La differenza tra un abito che ci sta bene e uno che ci fa stare bene è cruciale: il primo valorizza la nostra immagine, il secondo riflette la nostra personalità e il nostro stato d’animo".

Talvolta accade che i nostri vestiti non ci rappresentino più. "Lo stile personale si evolve con noi – spiega Giordano. – Cambiare il modo di vestirsi è un modo per segnare una nuova fase della propria vita o per ritrovare se stessi", conclude Giordano.