Londra, 28 febbraio 2024 - Niente scorta automatica per il principe Harry e la sua famiglia, durante i soggiorni nel Regno Unito. Lo ha confermato oggi un giudice dell'Alta Corte di Londra, rigettando il ricorso presentato a suo tempo dagli avvocati del secondogenito di re Carlo III e della defunta lady Diana contro la decisione del ministero dell'Interno britannico di negarglielo dopo controverso abbandono del ruolo di membro senior della famiglia reale nel 2020 e all’indigesto trasferimento negli Stati Uniti con la consorte Meghan.
I precedenti
Respinto due volte. Il verdetto, infatti, segue una pronuncia giudiziaria precedente, che aveva negato al ribelle Harry anche la possibilità di pagare di tasca sua la polizia per garantirsi “la sicurezza familiare” in patria. E dà ragione al ministero, secondo il quale gli apparati sono ora tenuti ad assicurare ai duchi di Sussex - dato il loro status attuale - una tutela pubblica solo di volta in volta e a seconda di proprie valutazioni su eventuali necessità.
Dibattimento a porte chiuse
Il dibattimento su questa vicenda si è svolto in gran parte a porte chiuse, per garantire il riserbo sulle informazioni confidenziali in materia di sicurezza che le parti hanno dovuto illustrare. Nel suo dispositivo odierno il giudice dell'Alta Corte non entra nel merito delle motivazioni invocate dai legali di Harry. Ma si limita a decretare che la decisione dell'Home Office, il dicastero dell'Interno, “non è stata irrazionale”, né viziata da una “manifesta ingiustizia”.
Scorta “anti paparazzi”
Durante le sue recenti visite nel Regno Unito, compresa una visita lampo a suo padre poche ore dopo aver appreso del cancro di re Carlo, il principe Harry si è avvalso di una scorta privata a sua spese. La questione della sicurezza, da possibili minacce varie, ma anche dai paparazzi, è un tema molto sensibile per il principe ribelle, profondamente colpito dalla morte di sua madre, lady Diana, in un tragico incidente automobilistico nel 1997 a Parigi, causato da un inseguimento notturno da parte di fotografi in cerca di uno scatto. Parallelamente a questa vicenda, il Duca di Sussex sta portando avanti una battaglia legale contro i tabloid britannici, ottenendo alcune significative vittorie giudiziarie. La sua lotta mira a proteggere la sua privacy e a contrastare le intrusioni e le false narrazioni della stampa popolare britannica.