Roma, 30 marzo 2023 - Sono stati annunciati oggi a Roma i 12 libri candidati per l'edizione 2023 del Premio Strega. I libri selezionati sono: 'La Sibilla. Vita di Joyce Lussu' di Silvia Ballestra (Laterza); 'Dove non mi hai portata' di Maria Grazia Calandrone (Einaudi); 'La traversata notturna' di Andrea Canobbio (La nave di Teseo); 'Come d'aria' di Ada D'Adamo (Elliot); 'Ferrovie del Messico' di Gian Marco Griffi (Laurana Editore); 'Le perfezioni' di Vincenzo Latronico (Bompiani); 'Rubare la notte' di Romana Petri (Mondadori); 'Mi limitavo ad amare te' di Rosella Postorino (Feltrinelli); 'Cassandra a Mogadiscio' di Igiaba Scego (Bompiani); 'Il continente bianco' di Andrea Tarabbia (Bollati Boringhieri); 'Tornare dal bosco' di Maddalena Vaglio Tanet (Marsilio); 'Una minima infelicita'' di Carmen Verde (Neri Pozza). La cinquina finalista sarà proclamata il 7 giugno al Teatro Romano di Benevento, mentre l'elezione del vincitore il 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
“Quest'anno gli Amici della domenica hanno presentato al premio Strega 80 opere di narrativa in lingua italiana - ha dichiarato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio Strega -. La definizione di narrativa ormai è molto ampia, perché si è stabilizzata la tendenza degli ultimi anni: i romanzi e i racconti non sono più il genere prevalente, insidiati da biografie e autobiografie, memorie, faction, non-fiction, diari. Lo scorso anno notavamo che le opere erano state scritte o completate nell'isolamento degli anni di pandemia, il che aveva comportato toni intimi e autoconfessioni. Adesso si è abbattuta sui libri l'onda lunga dello shock post traumatico. Per la maggior parte s'iscrivono nel segno del trauma - privato, personale, a volte segreto e indicibile, ma anche pubblico, storico e collettivo. I leitmotiv principali sono la morte, la perdita (di una persona, del proprio paese), la malattia e l'elaborazione del lutto. L'ospedale (dal pediatrico al clinica psichiatrica, fino alla RSA) è lo spazio narrativo ricorrente. Corpo dell'individuo e paesaggio della nazione sono ugualmente minacciati e aggrediti dalla rovina. L'altro tema ricorrente è infatti l'epicedio per il paesaggio italiano e per la cultura rurale e l'Italia ritratta in questi libri è un paese ferito e ammalato. Ma il segno positivo e' la fiducia nella letteratura: mai come in questi tempi incerti, traumatizzati e oscuri la scrittura si propone come medicina e come cura”.