Giovedì 14 Novembre 2024

Pompei, nuova straordinaria scoperta: Narciso affiora dagli scavi

Delicati ornamenti floreali, grifoni, nature morte e scene di lotte tra animali caratterizzano l'intera stanza di Leda. Il direttore scientifico Massimo Osanna: "Una decorazione volutamente lussuosa"

L'affresco di Narciso a Pompei (Ansa)

L'affresco di Narciso a Pompei (Ansa)

Pompei, 14 febbraio 2019 - Nuova straordinaria scoperta negli scavi di Pompei. Dopo il magnifico affresco con Leda e il cigno, nell'atrio della stessa dimora gli archeologi hanno riportato alla luce un altro strepitoso affresco con l'immagine di Narciso che si specchia nella sua immagine, secondo l'iconografia classica. Lo annuncia la direttrice ad interim Alfonsina Russo. "La bellezza di queste stanze ci ha indotto a modificare il progetto e a proseguire lo scavo - racconta la direttrice -. Cio consentirà in futuro di aprire alla fruizione del pubblico almeno una parte di questa domus". 

Decori raffinati "caratterizzano l'intera stanza di Leda, con delicati ornamenti floreali, intervallati da grifoni con ornucopie, amorini volanti, nature morte e scene di lotte tra animali. Finanche sul soffitto, rovinosamente crollato sotto il peso dei lapilli, si estendeva l'armonia di questi pregiati disegni, i cui frammenti sono stati recuperati dai restauratori per ricomporne la trama", spiegano gli archeologi. 

Il dettaglio. "Interessante, nell'atrio di Narciso, è la traccia ancora visibile delle scale che conducevano al piano superiore, ma soprattutto il ritrovamento nello spazio del sottoscala, utilizzato come deposito, di una dozzina di contenitori in vetro, otto anfore e un imbuto in bronzo. Mentre una situla bronzea (contenitore per liquidi) è stata rinvenuta accanto all'impluvio", spiegano ancora gli archeologi. 

La gioia di vivere. Nell'atrio della domus, dove è stato ritrovato l'affresco con il mito di Narciso "ben noto e più volte ripetuto a Pompei", spiega il direttore scientifico Massimo Osanna, "tutto l' ambiente è pervaso dal tema della gioia di vivere, della bellezza e vanità, sottolineato anche dalle figure di menadi e satiri che, in una sorta di corteggio dionisiaco, accompagnavano i visitatori all'interno della parte pubblica della casa. Una decorazione volutamente lussuosa e probabilmente pertinente agli ultimi anni della colonia, come testimonia lo straordinario stato di conservazione dei colori".