Entro la prossima primavera nelle case americane sarà ufficialmente possibile consumare una varietà di pomodoro geneticamente modificato dal colore viola. Il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America ha recentemente approvato un documento che nei primi mesi del 2023 consentirà ai propri cittadini di acquistare e coltivare il "Big Purple Tomato", un ortaggio ricco di antiossidanti sviluppato dall'azienda britannica Norfolk Plant Sciences (NPS). Il pomodoro ogm ha ricevuto il via libera dopo che le autorità che si occupano di questa materia hanno riscontrato una capacità di resistere ai parassiti paragonabile a quella della specie standard con le tradizionali bacche rosse. Il Big Purple Tomato ha visto la luce per la prima volta nel 2008 presso il John Innes Centre, un centro di ricerca con sede a Norwich specializzato in scienze vegetali. Il team guidato dalla professoressa Cathie Martin (poi co-fondatrice di Norfolk Plant Sciences) lo ha creato mediante una modificazione genetica che ha istruito le piante a produrre alti livelli di antocianina, un pigmento dal potere antiossidante contenuto, ad esempio, nei mirtilli o nei cavoli rossi. Il classico pomodoro rosso possiede già i geni per la produzione di antocianine, ma di norma queste sequenze di DNA risultano "spente". Per attivare la capacità innata di produrre antocianine, gli scienziati hanno quindi implementato due ulteriori geni provenienti un fiore dai colori vivaci del genere Antirrhinum, diffuso in Nord America, Europa e Nord Africa. Gli autori sottolineano che l'aggiunta non ha riflessi solo sul lato estetico, in quanto la presenza di antocianine è collegata ad alcuni vantaggi sulla salute umana, ad esempio con la riduzione del rischio di malattie cardiache. Tuttavia, occorre specificare che non tutte le presunte proprietà benefiche del colorante sono supportate da inconfutabili dati scientifici, tanto che alcuni esperti sostengono che la sua fama non sia pienamente giustificata. Forse è anche per questo che il percorso per ottenere l'approvazione è stato lungo e tormentato. Come ha spiegato il professor Jonathan Jones, co-ideatore del pomodoro viola: "Quando Cathie e io fondammo NPS quasi 15 anni fa per immettere sul mercato dei pomodori viola geneticamente migliorati con benefici per la salute non avremmo mai pensato che ci sarebbe voluto così tanto tempo per ottenere l'assenso normativo".
MagazinePomodori viola con antiossidanti: via libera degli USA all'ortaggio ogm