Martedì 5 Novembre 2024
EVA DESIDERIO
Magazine

Pizzi e trasparenze, il coraggio delle donne

Antonio Marras si ispira alla premio Nobel Grazia Deledda. I jeans sexy di Diesel, la sensualità di N. 21, i languidi cappotti di Fendi

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di Eva Desiderio

Il coraggio e l’ardire di una donna molto speciale, nata a Nuoro nel 1871 e consacrata col premio Nobel per la letteratura nel 1927. Una donna sempre controcorrente, Grazia Deledda, un gigante anche per le donne di oggi, che Antonio Marras ha voluto ricordare e rappresentare nel suo mito attualizzato sulla passerella di Milano Fashion Week. Nel suo spazio ha ricostruito una foresta abitata dal famoso mostro Babbaiottu, metà lupo e metà cinghiale. "Ho pensato alla Deledda come esempio di libertà di pensiero e di azione, allora la Sardegna era impenetrabile come una foresta, piena di insidie e di limitazioni per le donne", racconta Marras al culmine di una grazia creativa, sempre più sicuro di sé e della sua unicità.

Abiti che fanno sognare, moderni ma romantici, tra pizzi e tessuti di riciclo, ricami di fiori e ciondoli di biscotto a forma di cuore. Lui e lei sulla passerella di Marras tra gli ululati dei lupi e un torbido vento, tartan e pizzo nero che si infilano tra i rovi, preziosi jacquard tappezzeria per l’abito della Regina della Foresta con tanto di corona in testa.

Torna in passerella alla Pelota il marchio Iceberg, della famiglia romagnola Gerani che ha segnato la storia della moda negli ultimi quarant’anni specie con la maglieria. "Essere di nuovo qui mi emoziona – racconta Paolo Gerani, ad di Iceberg e di Gilmar – come il tema dello sportswear anni Novanta che il direttore creativo James Long ha ripreso per questa collezione del prossimo inverno". Piumino di pelle vegana nero e stivaloni sulle cosce nude, questa l’immagine più forte di una collezione coerente che esce dal Dna di Iceberg.

Marco De Vincenzo è entrato fino al cuore dell’archivio di Etro e ne è uscito trionfante di bellezza di tessuti e di tendenza di tenerezza che ogni donna deve avere verso di sé. Da qui l’idea di coprirsi con una stola come fosse una coperta, preziosissima, con uno studio etimologico del brand ma anche stravolgendolo all’oggi.

Una montagna di preservativi spicca in mezzo alla passerella rotonda e anche l’invito di Diesel è una scatola di profilattici rossa, marca Durex, che presto debutterà anche con una capsule logata col brand di Renzo Rosso. "Questa è una campagna sociale per i più giovani", spiega il presidente del Gruppo OTB che è soddisfatto della crescita del 14% del marchio nel 2022. In passerella col tocco grintoso di Gleen Martens tanti completi di jeans abraso per lei e per lui, con un effetto sexy quasi prepotente che brilla di trasparenze.

Da Fendi Kim Jones guarda anche lui agli anni d’oro della maison romana e rilegge alcuni pezzi vintage che ogni tanto sfoggia Delfina Delettrez, creatrice dei gioielli per Fendi e figlia di Silvia Venturini Fendi. Giochi di pelle sulle spalle e sulle gambe con i top e le gonne a pieghe, a volte kilt portati sui pantaloni, cappotti languidi e classici grigio ferro, golfino drappeggiato sul corpo, raso blu per la sera. Per Herno cappotto e piumino vanno daccordo, purche il colore severo di uno si risvegli coi toni vitaminici dell’altro.

Bellissima la collezione di N.21 con Alessandro Dell’Acqua in stato di grazia per esaltare una sensualità fatta di gesti femminili quasi dimenticati, come quello di portare un cappotto su una sottoveste di raso con il revers abbassato sulla spalla nuda. Gesti da diva che si rincorrono sugli abiti di panno pesante con scollature a sorpresa.

"Questa collezione è SuperCavalli", dice Fausto Puglisi, direttore creativo di Roberto Cavalli che è partito dalle stampe dei primi Duemila e ritornato sul denim stampato con Leda col Cigno da un quadro del Seicento. La pelle diventa camouflage sul miniabito marrone, i pantaloni sono scampanati anni Settanta, le tute sono di pizzo e pelliccia.