Venerdì 18 Ottobre 2024
BEATRICE BERTUCCIOLI
Magazine

"Più tenera e capace di perdonare" La nuova Filumena Marturano

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di Beatrice Bertuccioli

Certo, Filumena Marturano è sempre la madre della celeberrima battuta: "E figli so’ figli. E so’ tutti eguali". Ma scavando nella commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1946, si trova anche altro, si possono individuare anche "elementi di contemporaneità", afferma il regista Francesco Amato. E allora si scopre che tra la ex prostituta e l’uomo con cui convive da venticinque anni, il ricco pasticciere Domenico Soriano, si è creata una sorta di "dipendenza sentimentale". E Vanessa Scalera, chiamata a interpretare un ruolo affidato in passato ad attrici come Titina De Filippo e Sophia Loren, ne sottolinea anche "il desiderio di perdono".

Si ricompone, in una prova molto impegnativa e di grande efficacia, la coppia Scalera-Massimiliano Gallo di Imma Tataranni – Sostituto procuratore, nella Filumena Marturano in onda domani in prima serata su Raiuno, regia di Francesco Amato, lo stesso della fortunata serie. "Abbiamo lavorato su un aspetto fondamentale che è il perdono. Se inizi a perdonarti in tarda età, a 48 anni, l’età di Filumena, il perdono ti porta poi alla tenerezza. Perdonare prima di tutto se stessi – dice Vanessa Scalera – perché Filumena e Domenico sono due esseri umani che hanno fallito per buona parte della loro vita, in un rapporto di coppia fatto di tanti “non detto“ e a tratti anche aggressivo. Ma quando li troviamo nella fase finale, si guardano e si perdonano". E aggiunge Massimiliano Gallo: "Volevamo raccontare le fragilità che pure rendono attuali questi due straordinari personaggi".

Per Amato i paragoni con le versioni dei grandi del passato sono insostenibili. "Siamo partiti con la consapevolezza di essere sconfitti nel confronto con Eduardo e anche con Vittorio De Sica e il film che ne aveva tratto con la Loren e Marcello Mastroianni (Matrimonio all’italiana). Ma abbiamo puntato a una lettura personale e attuale. Di solito Eduardo descrive la famiglia come un luogo di rancori. Qui, invece, forse perché l’aveva scritta per la sorella Titina, c’è amore. E quindi Filumena Marturano è una grande storia d’amore, e questo la rende universale e fuori dal tempo".

Un paragone, quello con le precedenti interpreti, che per un po’ ha tolto il fiato a Vanessa Scalera. "Quando mi hanno proposto di fare Filumena Marturano, il primo sentimento che mi è esploso dentro, prima della felicità, è stata la paura. Chissà che aspettative ci saranno, ho pensato. Io che mi confronto con un ruolo enorme, interpretato dalle più grandi attrici italiane. Poi, anche se in me risuoneranno sempre le battute di Sophia, Francesco mi ha aiutata a dimenticarle e a concentrarmi su di me, sulle mie caratteristiche di attrice. Filumena andrà avanti nel tempo, verrà fatta ancora da altre attrici. Io spero di essere una Filumena possibile e non probabile".