Greta Gerwig potrebbe vincere il suo primo Oscar in carriera grazie al film 'Piccole donne': il suo adattamento ha conquistato lo USC Scripter Award e ciò l'ha trasformato nel favorito in vista dell'Oscar 2020 per la migliore sceneggiatura non originale. Negli ultimi nove anni, infatti, questo premio ha portato a otto vittorie della statuetta dell'Academy: l'eccezione si è verificata lo scorso anno, quando 'Senza lasciare traccia' non riuscì nemmeno a conquistare la nomination.
A latere, perché il premio è meno importante in ambito televisivo, segnaliamo però che è stata premiata Phoebe Waller-Bridge per 'Fleagab', adattamento del suo omonimo monologo teatrale.
Greta Gerwig favorita all'Oscar 2020
Lo USC Scripter Award (per gli amici semplicemente Scripter) è un premio che, a partire dal 1988, viene assegnato ogni anno dall'University of Southern California. Lo scopo è celebrare gli scrittori, gli sceneggiatori e quel delicato lavoro che è l'adattamento per lo schermo di un testo letterario.
Conquistando lo Scripter 2020 Greta Gerwig è diventata la concorrente da battere in vista dell'Oscar che sarà assegnato la notte del 9 febbraio. La sua versione del romanzo di Louisa May Alcott aveva già convinto la critica statunitense, che l'ha recensita con toni entusiasti, e le era valsa sei nomination all'Oscar: miglior film, attrice protagonista (Saoirse Ronan), attrice non protagonista (Florence Pugh), costumi, colonna sonora e appunto sceneggiatura non originale. In quest'ultimo caso l'Oscar sembra vicinissimo, e nessuno pronuncia la parola "certo" per scaramanzia.
Vent'anni di vincitori
Per farsi un'idea dell'importanza degli Scripter, ecco i vincitori dal 2000 a oggi (l'anno in grassetto evidenzia i film che hanno poi conquistato anche l'Oscar):
2000: Armyan Bernstein e Dan Gordon per 'Hurricane - Il grido dell'innocenza'
2001: Steve Kloves per 'Wonder Boys'
2002: Akiva Goldsman per 'A Beautiful Mind'
2003: David Hare per 'The Hours'
2004: Brian Helgeland per 'Mystic River' e 'Gary Ross' per 'Seabiscuit' (a parimerito)
2005: Paul Haggis per 'Million Dollar Baby'
2006: Dan Futterman per 'Capote'
2007: Alfonso Cuarón, Mark Fergus e Hawk Ostby per 'I figli degli uomini'
2008: Joel e Ethan Coen per 'Non è un paese per vecchi'
2009: Simon Beaufoy per 'The Millionaire'
2010: Jason Reitman e Sheldon Turner per 'Tra le nuvole'
2011: Aaron Sorkin per 'The Social Network'
2012: Alexander Payne, Jim Rash e Nat Faxon per 'Paradiso amaro'
2013: Chris Terrio per 'Argo'
2014: John Ridley per '12 anni schiavo'
2015: Graham Moore per 'The Imitation Game'
2016: Adam McKay e Charles Randolph per 'La grande scommessa'
2017: Barry Jenkins per 'Moonlight'
2018: James Ivory per 'Chiamami col tuo nome'
2019: Debra Granik e Anne Rosellini per 'Senza lasciare traccia'
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