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Esemplare di Regalecus glesne o pesce remo
Recentemente un esemplare di Regalecus glesne ha raggiunto una spiaggia di Baja California, in Messico, attirando l’attenzione dei presenti per la sua presenza insolita e per il mistero che circonda questo abitante degli abissi, di solito difficile da avvistare.
Conosciuto anche come pesce dell’Apocalisse o pesce del giorno del giudizio, il pesce remo, pur essendo una creatura inoffensiva, nel tempo ha alimentato leggende legate a presagi di catastrofi. Ecco perché.
Che cos’è
Il nome scientifico è Regalecus glesne, tuttavia il raro pesce remo è noto anche come “pesce dell’Apocalisse”, o “pesce del giorno del giudizio”. Niente paura, nonostante le dimensioni importanti (da 3 fino a 11 metri) in realtà si tratta di una specie non pericolosa per l’essere umano.
La sua presenza di solito attira immediatamente l’attenzione dei presenti, anche perché l’oarfish, o pesce remo, si fa notare. Si tratta di uno dei maggiori pesci ossei: il suo corpo allungato, privo di squame e ricoperto da una pelle gelatinosa, si caratterizza per una lunga pinna dorsale che gli conferisce un aspetto quasi irreale.
Abitudini e habitat
Il pesce remo, Regalecus glesne, di solito vive in acque profonde e temperate, lontano dalla costa, motivo per cui i suoi avvistamenti sono estremamente rari. La sua vita è prevalentemente solitaria: la dieta si basa su piccoli pesci e calamari, prede catturate durante le immersioni nelle zone più remote degli oceani. Si muove con movimenti ondulatori che gli consentono di adattarsi alle correnti oceaniche.
La forma allungata del pesce remo, con una lunga pinna dorsale che corre lungo quasi tutta la lunghezza del corpo, insieme alle dimensioni notevoli, nel tempo ha contribuito alla sua fama di creatura straordinaria.
Simbolismo e miti catastrofici
Nel corso della storia l’apparizione dell’oarfish è stata interpretata come un presagio di eventi calamitosi, quali terremoti e tsunami. Sebbene sia un pesce inoffensivo per gli esseri umani, le leggende marinari di molti luoghi, dal Giapone al Sud America, raccontano che quando un esemplare si arena sulla spiaggia, un cataclisma è imminente.
La risalita del pesce remo dalle profondità in cui vive è realmente il messaggio di un’attività sismica? In realtà non sono state trovate prove di una connessione fra terremoti e l’attività dei Regalecus glesne, i quali, invece, potrebbero risalire in superficie quando si trovano in difficoltà, indeboliti o feriti.
Una delle ipotesi sul comportamento del pesce remo riguarda la possibile influenza di fattori ambientali, quale il riscaldamento delle acque e i cambiamenti che attualmente interessano le correnti oceaniche.
Ad oggi Regalecus glesne, come altre creature marine, resta un enigma. La difficoltà di studiarlo nell’habitat naturale accresce l’alone di mistero che lo circonda, facendone non solo un oggetto di interesse per gli scienziati, ma anche il protagonista di leggende e miti che attraversano diverse culture e non smettono di affascinare, stimolando la curiosità verso abitanti degli abissi su cui abbiamo ancora moltissimo da imparare.