Roma, 20 dicembre 2024 - Una ricerca di 38 giorni nella regione peruviana di Alto Mayo, nel nord-ovest del Paese, ha portato alla luce ben 27 specie nuove per la scienza. Tra le più interessanti, un raro topo anfibio, una salamandra arrampicatrice e un pesce “dalla testa a blob”. La spedizione, raccontata dal dottor Trond Larsend (Direttore senior della biodiversità e della scienza degli ecosistemi presso il Moore Centre for Science di Conservation International) al Guardian, è stata “entusiasmante” e “sorprendente”: la regione di Alto Mayo ha infatti un’alta densità di popolazione umana e subisce significative pressioni derivate da deforestazione e agricoltura. “Sono stato molto sorpreso nel trovare una ricchezza di specie così elevata, – ha spiegato Larsend – tra cui così tante specie nuove, rare e minacciate, molte delle quali non si trovano da nessun’altra parte”. Tra le specie “nuove” ci sono quattro mammiferi: topo spinoso, pipistrello della frutta dalla coda corta, scoiattolo nano e topo anfibio. Quest’ultimo animale è stata una scoperta “scioccante ed emozionante”, ha dichiarato Larsen: “Appartiene a un gruppo di roditori carnivori e semi-acquatici, per i quali la maggior parte delle specie è estremamente rara e difficile da trovare, il che conferisce loro uno status quasi mitico tra gli esperti di mammiferi”, ha spiegato l’esperto. Inoltre, il topo è stato trovato “solo in un unico lembo di foresta paludosa minacciata dall'invasione dell'agricoltura, e potrebbe quindi non riuscire a sopravvivere in nessun altro luogo”, ha aggiunto. Altro ritrovamento particolarmente soddisfacente per il team di ricercatori è stato quello di una nuova salamandra arboricola, “con zampette tozze e colorazione marrone-castana screziata, che si arrampicava all'altezza del petto in una piccola zona della foresta di sabbia bianca”,
La scoperta più intrigante è sicuramente stata quella del pesce “dalla testa blob”: è un animale “simile a specie affini di pesce gatto, ma con un'estensione davvero bizzarra, simile a un blob maculato, all'estremità della testa”, ha detto Larsen. Non è chiaro quale sia la funzione di questo ‘blob’: “Se dovessi fare un'ipotesi, potrei pensare che abbia a che fare con gli organi sensoriali della testa, o che possa aiutare a controllare il galleggiamento, a fornire riserve di grasso o a favorire la strategia di foraggiamento”, ipotizza Larsen. Delle 2.046 specie totali registrate durante la spedizione, almeno 34 sembrano vivere solo nel paesaggio dell'Alto Mayo o nella regione di San Martin in cui rientra. In aggiunta agli animali di cui abbiamo già parlato, sono stati documentati altri 7 nuovi tipi di pesci, una nuova specie di rana dalla bocca stretta, 10 nuove farfalle e due nuovi scarabei stercorari. Sono in corso le analisi per confermare il ritrovamento di altre 48 specie nuove per la scienza. La spedizione ha inoltre certificato la presenza ad Alto Mayo di 49 specie in pericolo, tra cui due scimmie a (la scimmia lanosa peruviana dalla coda gialla e la scimmia titi di San Martin), due uccelli (il piculo dal petto maculato e il gufo dal lungo baffo) e una rana arlecchino. L'indagine è stata condotta nei mesi di giugno e luglio 2022, utilizzando trappole con telecamera, sensori bioacustici e DNA ambientale (eDNA) raccolto da fiumi e altre fonti d'acqua.