Recita l'adagio: "I soldi non fanno la felicità". Ma al di là del valore consolatorio,
secondo gli scienziati nel detto c'è del vero. La dinamica alla base di questo fenomeno psicologico, meno ovvia di quanto si possa pensare, è stata approfondita in uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Social Psychology Bulletin, condotto da un team di ricercatori della University at Buffalo, della Harvard Business School e di altri istituti.
Questione di priorità
Il problema nasce quando una persona
basa la propria autostima sul successo economico. "Sentire la pressione di raggiungere determinati traguardi finanziari significa che siamo spinti a lavorare anche a costo di rinunciare al tempo dedicato ai nostri cari",
spiega Deborah Ward, una delle autrici dello studio; "È proprio
la mancanza di tempo trascorso con le persone a cui teniamo che viene associata con il senso di solitudine e di disconnessione".
Quali che siano gli obiettivi lavorativi che ci poniamo e gli ostacoli che comportano, per
mantenere un buono stato di salute mentale è fondamentale preservare il rapporto con le altre persone.
La pressione di diventare ricchi
Non sono banalmente la ricchezza in sé o il desiderio di guadagnare denaro i fattori che determinano l'infelicità. Come anticipato, la questione nodale è l'associazione del proprio valore e della propria identità come persona al successo economico, per cui
più guadagniamo più ci sentiamo realizzati, meno guadagniamo meno ci sentiamo utili e realizzati.
La correlazione è emersa incrociando i dati di cinque studi su 2500 partecipanti. "I risultati che abbiamo ottenuto costituiscono una prova ulteriore che le persone che basano la propria autostima sui soldi
sono inclini a subire una forte pressione per raggiungere il successo economico, e da questa dipende la qualità delle loro relazioni con gli altri", conclude Ward.
Al tempo stesso la ricercatrice chiarisce che lo studio non dà una risposta definitiva alla questione: serviranno altre ricerche per
fare luce sui meccanismi che legano il valore che attribuiamo ai soldi e le variabili della vita sociale. Ma a quanto pare la pressione verso l'affermazione economica gioca un ruolo fondamentale.