Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Il segreto per mangiare meno salato: usare il peperoncino

Uno studio americano ha dimostrato che aggiungere un po’ di piccante negli alimenti riduce il bisogno di sale nelle persone con più di 60 anni

Il peperoncino nella dieta iposodica

Usare il peperoncino al posto del sale: un’alimentazione bilanciata a basso contenuto di sale può essere seguita “aiutandosi” con la più nota delle spezie piccanti. È questa, in estrema sintesi, la conclusione di una ricerca della Washington State University che ha testato la percezione del grado di salinità degli alimenti utilizzando diverse spezie in combinazione con il cibo. L’unico ingrediente capace di “ingannare” il palato è stato il peperoncino. Lo studio, pubblicato sulla rivista Food Quality and Preference, è stato effettuato su una campione di persone dai 60 anni in su, la parte di individui che ha più bisogno, secondo gli studiosi, di ridurre la quantità di sale nella propria alimentazione. Il peperoncino per ridurre il sale nell’alimentazione Sono note le qualità del peperoncino, capace, tra le altre cose, di migliorare la circolazione e ridurre il colesterolo. Meno note, forse, erano le capacità di questa spezia di mascherare il gusto degli alimenti, limitando l’esigenza di aggiungere il sale negli alimenti prima di consumarli. Gli scienziati americani, nei loro test, hanno aggiunto al cibo con una bassa quantità di sale una salsa bianca. All’interno di questo condimento erano “nascoste” erbe e spezie diverse come basilico, aglio in polvere, pepe macinato e, appunto, il peperoncino. Tra i vari ingredienti, solo quello piccante è stato in grado di limitare la percezione del basso grado di salinità del cibo. Meno sale per la popolazione più anziana "Lo studio si è concentrato su una popolazione anziana per stabilire – spiegano i ricercatori della Washington State University - se potevamo ridurre la quantità di sale in un prodotto e poi adattarla ai loro gusti". Un’alimentazione iposodica – precisano i ricercatori - è importante soprattutto con l’avanzare degli anni, perché la percezione dei sapori salati si riduce nelle persone anziane, aumentando il rischio che usino una quantità eccessiva di sale nei loro pasti e provocando anche una possibilità maggiore di contrarre malattie cardiovascolari.