Roma, 9 giugno 2020 - Il mondo della musica è in lutto per la morte di Pau Dones, leader degli Jarabe de Palo. Aveva 53 anni, si è spento dopo una lunga malattia: lottava con il cancro dall'agosto 2015. La notizi, subito rilanciata dalla stampa spagnola, diffusa con un post della famiglia sull'account ufficiale della band, dove si ringrazia "il team medico e tutto il personale" degli ospedali che hanno seguito il lungo percorso del cantante nella sua battaglia al tumore allo stomaco e al colon. Un ringraziamento "per il lavoro e la dedizione che gli hanno dedicato in questo periodo". La famiglia ora chiede "il massimo rispetto per la privacy in questo momento difficile". Tra le canzoni più celebri degli Jarabe de Palo "La Flaca", "Depende" (tradotta anche in italiano con "Dipende) e "Me gusta como eres".
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Pau Dones era nato a Montanuy, in Aragona. Dal 1995 ha legato la sua carriera agli Jarabe de Palo con cui, un anno dopo, ha debuttato con l'album 'La flaca', titolo di uno dei brani contenuti nel disco che fu la canzone dell'estate del 1997. E uno dei componimenti per cui viene ricordato anche in Italia. Un successo inarrestabile, continuato poi con Depende (1998), De Vuelta y Vuelta (2001) o Bonito (2003).
L'ultimo album, Traga o escupe, risale alla fine di maggio. E, come ricorda El Pais, durante il lockdown aveva registrato sul balcone di casa al suono della chitarra Vuelvo, una canzone in cui cantava "Faccio ciò che ho sempre desiderato fare di nuovo", nient'altro che comporre canzoni e cantarle. Tra le sue ultime apparizioni in pubblico, un concerto a Barcellona a fine 2019 per raccogliere fondi per l'Istituto di oncologia Vall d'Hebrn. Durante l'epidemia, ha donato 2.500 mascherine a un altro ospedale pubblico, il Moises Broggi nei pressi di Barcellona, che lo aveva seguito durante la malattia.
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Jovanotti
Tra i primi ad omaggiare Pau Dones sui social Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. "Una notizia tremenda - scrive Jova su Instagram -. Ci eravamo scritti 3 giorni fa e come al solito era lui a rassicurare me", aggiunge. "Mi mancherai tantissimo amico e maestro", l'omaggio di Lorenzo. "Conoscerti ed esserti amico è stato un grande regalo - scrive ancora -. Dove sei ora? Mi è difficile crederci".