
Compie 500 anni a Mantova Palazzo Te (nella foto in basso), luogo di meraviglia scaturito dall’utopia artistica-politica coltivata da due...
Compie 500 anni a Mantova Palazzo Te (nella foto in basso), luogo di meraviglia scaturito dall’utopia artistica-politica coltivata da due giovani uomini (Giulio Romano e Federico II Gonzaga), sogno di trasformazioni, pace, eroismo ed erotismo. Per affascinare ancora il pubblico di tutto il mondo. Con una ricca serie di iniziative. Riallestite, le prime sale. In calendario fino al 29 giugno, la mostra ’Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te’, ideata per mettere in dialogo capolavori del Rinascimento provenienti dal Louvre, dall’Albertina di Vienna, dal Prado, dalla Galleria Borghese e dagli Uffizi, con gli affreschi del Palazzo opera d’arte totale. Culmine delle celebrazioni sarà, ad ottobre, il progetto espositivo del britannico Isaac Julien sul tema della Metamorfosi nella cultura contemporanea (in assonanza con Giulio Romano), per le Fruttiere, riaperte dopo lungo e accurato restauro.
All’Accademia Carrara di Bergamo, dall’11 aprile al 31 agosto, ’Dentro Lorenzo Lotto’: valorizzazione della magnifica Pala di San Bernardino (proveniente dall’omonima chiesa, situata a soli 500 metri dal museo e attualmente chiusa al pubblico), grazie alla sezione fotografica con scatti del 1951 di Axel Hütte (tra i principali esponenti della scuola di Düsseldorf), dedicata ai dipinti di Lotto conservati a Bergamo e nel territorio circostante. Per offrire una sintesi visiva tra l’interpretazione delle opere del ramingo artista e la memoria dei luoghi dove sono custodite: ’Lo spettatore è invitato a una contemplazione che si fa essa stessa opera nell’opera’.
Nel centenario della nascita del fondatore Luciano Sorlini, a Calvagese della Riviera (BS) il MarteS Museo d’Arte Sorlini presenta l’eccezionale ritrovamento de ’La Vecchia popolana’ di Pietro Bellotti (datata 1680-1690), confermando l’evolversi della collezione privata che si configura sempre più istituzione museale dedicata alle opere del Sei e Settecento veneto, e non solo.
Anna Mangiarotti