Roma, 9 marzo 2024 – Nella notte, italiana, fra domenica e lunedì si assegneranno gli Oscar 2024. Gli oltre diecimila votanti della Academy of Motion Picture Arts and Sciences hanno, in realtà, già votato: les jeux sont faites, rien ne va plus. Ma, ovviamente, nulla trapela. Se non le previsioni, che paiono abbastanza attendibili, e che indicano un Oscar “segnato”. Comunque vada, lo potremo sapere in diretta, e – novità – sulla Rai: basta solo armarsi di pazienza e di una caffettiera pronta.
Nel gruppo delle persone che, nel mondo, hanno diritto a votare ci sono anche molti italiani. Da Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, Roberto Benigni alle registe Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Maria Sole Tognazzi, agli attori Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino, ai direttori di festival Alberto Barbera, che dirige la Mostra del cinema di Venezia, e Carlo Chatrian, direttore della Berlinale. Ci sono anche montatori come Francesca Calvelli, costumisti come Massimo Cantini Parrini, truccatori come Alessandro Bertolazzi, compositori come Andrea Guerra, scenografi, tecnici del suono. E ora vediamo, nelle categorie principali, quali sono le previsioni. Ormai consolidate, considerando che gli Oscar arrivano a conclusione di alcuni premi internazionali – i Golden Globes, i Bafta, i SAG Awards – che anticipano le tendenze dei votanti. Vediamo chi probabilmente vincerà. E giochiamo a indicare anche chi, secondo noi, meriterebbe la statuetta.
Sommario
Miglior film
Dieci film concorrono per la statuetta più importante. “Oppenheimer” di Christopher Nolan, “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos, “Barbie” di Greta Gerwig, “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, “La zona di interesse” di Jonathan Glazer, “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, “American Fiction” di Cord Jefferson, “The Holdovers – Lezioni di vita” di Alexander Payne, “Maestro” di Bradley Cooper, “Past Lives” di Celine Song. Chi vincerà: “Oppenheimer” di Christopher Nolan. Si parla di Oscar fin dall’uscita del film, la scorsa estate. Il film sul padre della bomba atomica ha recentemente vinto cinque Golden Globes, fra cui quello per il miglior film drammatico, e il Bafta, l’Oscar britannico, per il miglior film internazionale. A contendergli la statuetta solo “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos, Leone d’oro a Venezia. Chi dovrebbe vincere: è staccatissimo nelle previsioni, non ha alcuna chance di vincere. Ma preferiremmo veder trionfare “The Holdovers – Lezioni di vita”, affresco su tre vite rimaste ai margini della felicità, un professore, un alunno e una capocuoca che si ritrovano a passare il Natale in un campus, perché non hanno un altro posto dove stare. Residui di una società che corre e perde pezzi per strada. Un film ambientato nel 1970, che sembra girato in quegli anni, una riflessione sulla solitudine, sulla rabbia, sui perdenti.
Miglior regista
Cinque i candidati: Yorgos Lanthimos, Joanathan Glazer, Martin Scorsese, Justine Triet e Christopher Nolan. Anche in questa categoria non dovrebbero esserci sorprese. Chi vincerà: Christopher Nolan. Il regista britannico, 54 anni, è alla seconda candidatura come miglior regista – dopo quella per “Dunkirk” – e dovrebbe vincere il suo primo Oscar. Chi dovrebbe vincere: se si parla di regia, di strade nuove indicate al cinema e allo spettatore, Yorgos Lanthimos di “Povere creature!” traccia senza dubbio una strada formidabile. Lanthimos crea un film giocoso e vitale, ma anche complesso e sfaccettato, attorno al corpo di una Emma Stone memorabile. Una regia fantasmagorica, vertiginosa, per una favola che è comprensibile da tutti, e che allo stesso tempo ogni spettatore può interpretare a suo modo.
Miglior attore protagonista
I cinque contendenti sono: Cillian Murphy di “Oppenheimer”, Bradley Cooper di “Maestro”, Jeffrey Wright di “American Fiction”, Colman Domingo per “Rustin”, Paul Giamatti di “The Holdovers – Lezioni di vita”. Chi vincerà: in questo caso, è battaglia al fotofinish fra Cillian Murphy e Paul Giamatti. Non sembrano avere chances gli altri tre. Chi dovrebbe vincere: Paul Giamatti. Quello di “The Holdovers” è il suo ruolo della vita, nell’interpretazione di un insegnante poco amabile e poco amato, uomo difficile, in un film baciato dalla grazia di un humour malinconico, doloroso, che non sfocia mai nel sentimentale. Interpreta qualcuno segnato da ciò che non ha fatto, piuttosto che da quello che ha fatto. La vita poteva, e doveva, essere qualcosa di meglio.
Miglior attrice protagonista
Sono in gara Emma Stone per “Povere creature!”, Carey Mulligan di “Maestro”, Sandra Hüller per “Anatomia di una caduta”, Lily Gladstone per “Killers of the Flower Moon”, Annette Bening per “Nyad – Oltre l’oceano”. Chi vincerà: Lily Gladstone per “Killers of the Flower Moon”, nel ruolo della ragazza Osage sposata per interesse da Leonardo DiCaprio. Lily Gladstone ha già vinto il Golden Globe come miglior attrice. Sarebbe la prima donna nativa americana a vincere un Oscar. Lily Gladstone ha origini Blackfeet ed è cresciuta nella riserva del Montana della Nazione Blackfeet. Chi dovrebbe vincere: Carey Mulligan, che è la vera protagonista di “Maestro”, colei costretta ad assistere al tormento del marito – c’è una scena pazzesca, di litigio fra lei e Bradley Cooper, da antologia della storia del cinema tutta. Ma anche le performance di Emma Stone e di Lily Gladstone sono memorabili.