Mercoledì 17 Luglio 2024
PATRIZIA TOSSI
Oscar

Oscar 2024, tutte le nomination degli attori: le sfide e i super favoriti

Duello al femminile tra Emma Stone e Lily Gladstone, prima nativa americana agli Academy Awards. Tra gli uomini, guidano Giamatti e Cillian Murphy

Oscar 2024, gli attori protagonisti super favoriti

Oscar 2024, gli attori protagonisti super favoriti

Roma, 9 marzo 2024 – Nomi stellari in lizza per gli Oscar 2024: sarà una sfida all’ultimo voto per scegliere le performance destinate a entrare nella storia. Ruoli indimenticabili che ci accompagneranno nei ‘giorni più bui’ della vita e che ricorderemo (forse) negli anni a venire.

Non sarà facile scegliere i migliori attori e le migliori attrici in una rosa di star che quest’anno si preannuncia di qualità indiscussa. Ma, ovviamente, come da tradizione, ci sono i primi super favori alla statuetta più ambita da Hollywood, arrivata alla 96esima edizione.

Stone e Gladstone: il duello

Sarà un vero duello (come piace a Hollywood) tra due grandi amiche, colleghe e ora rivali: Emma Stone e Lily Gladstone, prima donna nativa americana ad arricare al cospetto dell’Academy Awards. Entrambe sono super favorite per la statuetta come Migliore attrice protagonista: la prima, la rossa caparbia Emma Stone – già premio Oscar 2015 con l’indimenticabile e onirico ‘La La Land’ e quest’anno alla sua quinta nomination – è in lizza con un doppio ruolo di Bella Baxter e Victoria Blessington nelle atmosfere vittoriane di ‘Povere creature!’ (Poor Things) del greco Yorgos Lanthimos. Un film sulla ribellione dei ruoli, che parla di destini imposti e talenti femminili alla riscossa, che ha giù incassato premi eccellenti: Leone d'oro a Venezia, due Golden Globes e cinque Bafta.

Anche Lily Gladstone arriva armata e con l’artiglieria pesante. La sua interpretazione nel ruolo di Mollie Kyle (al fianco di Leonardo Di Caprio) nel western ‘Killers of the Flower Moon’ di Martin Scorsese le è già valso il plauso della critica, un Golden Globe e lo Screen Actors Guild Award come migliore attrice.

Prima nativa americana agli Oscar

Nativa americana, discendente dalle tribù dei Nasi Forati e dei Piedi Neri, Lily Gladstone è al suo esordio sul palco degli Oscar: pare che abbia ricevuto consigli su come affrontare il gran gala del Dolby Theatre di Hollywood nientepopodimeno che dalla veterana Cate Blanchette. Ma è anche la prima volta che una donna di antica discendenza americana riceve una nomination e, forse, potrebbe segnare un traguardo importante con la vittoria finale a un’Indiana d’America.

Oltre al pieno di nomination e di premi di quest’anno, gli ultimi riconoscimentidi Lily risalgono a un decennio fa: ancora giovanissima (oggi ha 37 anni), ha ricevuto il premio della Boston Society e quello della critica per ‘Certain Women’ (2016). L’anno scorso, miglior attrice non protagonista agli ‘Independent Spirit Awards’ con ‘The Unknown Country’.

Le altre sfidanti

Convincono meno le altre tre sfidanti: Sandra Huller per ‘Anatomia di una caduta’, Annette Bening arrivata con la sua indiscussa prova con la P maiuscola, sia emotiva che fisica, in ‘Nyad - Oltre l'oceano’, anche a scipparle il ruolo è l’inarrivabile Jodie Foster: in gara come attrice non protagonista, ma in realtà vera star del film. Bening è alla sua sua quinta candidatura agli Oscar: Rischiose abitudini nel ‘91, American Beauty nel 2000, La diva Julia - Being Julia nel 2005, I ragazzi stanno bene nel 2011. 

Nella cinquina delle attrici protagoniste, anche Carey Mulligan nei panni di Felicia Montealegre, la moglie di Leonard Bernstein in ‘Maestro’.

Super favoriti: Giamatti e Murphy

Con ‘Oppenheimer’ in pole position come film dell’anno, anche Cillian Murphy ha molte chance di vincere come protagonista del film sul padre della bomba atomica. Dopo il Golden Globe, il Bafta e Sag Award, la strada sembra più che spianata per l’attore irlandese, poco avvezzo allo ‘star system’, con una lunga lista di riconoscimenti ma alla sua prima nomination.

A dargli del filo da torcere sarà Paul Giamatti con ‘The Holdovers - Lezioni di vita’ di Alexander Payne: incensato dai premi più prestigiosi di Hollywood – tre Golden Globe, tre Critics Choice Awards, un Premio Emmy e quattro Screen Actors Guild Awards – già candidato agli Oscar, ma in un ruolo secondario, ‘Cinderella Man - Una ragione per lottare’ (2005). È la sua prima volta da protagonista: ci era andato molto vicino con ‘Sideways - In viaggio con Jack’ (2004).

A completare la corsa per il podio, Bradley Cooper nei panni di Leonard Bernstein in Maestro (di cui è anche regista), Colman Domingo con l'attivista Bayard Rustin in ‘Rustin’ di George C. Wolfe e Jeffrey Wright con la satira del politically correct e il razzismo occulto in ‘American fiction’ di Cord Jefferson.

Tutte le candidature

Migliori attori protagonisti:

  • Bradley Cooper in ‘Maestro’
  • Colman Domingo in ‘Rustin’
  • Paul Giamatti in ‘The Holdovers – Lezioni di vita’
  • Cillian Murphy in ‘Oppenheimer’
  • Jeffrey Wright in ‘American Fiction’

Migliori attrici protagoniste:

  • Annette Bening in ‘Nyad’
  • Lily Gladstone in ‘Killers of the Flower Moon’
  • Sandra Hüller in ‘Anatomy of a Fall – Anatomia di una caduta’
  • Carey Mulligan in ‘Maestro’
  • Emma Stone in ‘Poor Things – Povere Creature’

Migliori attori non protagonisti:

  • Sterling K. Brown in ‘American Fiction’
  • Robert De Niro in ‘Killers of the Flower Moon’
  • Robert Downey Jr. in ‘Oppenheimer’
  • Ryan Gosling in ‘Barbie’
  • Mark Ruffalo in ‘Poor Things’

Migliori attrici non protagoniste:

  • Emily Blunt in ‘Oppenheimer’
  • Danielle Brooks in ‘The Color Purple – Il colore viola’
  • America Ferrera in ‘Barbie’
  • Jodie Foster in ‘Nyad – Oltre l’oceano’
  • Da'Vine Joy Randolph in ‘The Holdovers – Lezioni di vita’