Roma, 11 marzo 2024 – 'Oppenheimer' di Christopher Nolan, il miglior film degli Oscar 2024, non sarebbe esistito senza Cillian Murphy a ridare corpo e anima al fisico teorico Robert J. Oppenheimer e per questo incredibile lavoro l'attore (orgogliosamente) irlandese, 48 anni, si è guadagnato di diritto la statuetta per miglior attore protagonista. Prima candidatura, prima vittoria, con una ventennale carriera alle spalle.
Gli inizi
Nato a Cork, figlio di due insegnanti, all'inizio Murphy era indeciso tra musica e recitazione. La scelta definitiva di virare verso la seconda è arrivata dopo gli studi al cattolico Presentation Brothers College, senza però mai dimenticare del tutto i Sons of Mr., la band di cui faceva parte in gioventù – tutt'oggi, nelle interviste, Murphy parla del ruolo molto importante che ha la musica anche nella preparazione dei suoi ruoli. Tra teatro, cortometraggi, tv e prime prove in ambito cinematografico, Murphy si perfeziona passo dopo passo e viene notato molto presto nel settore, grazie anche a un volto estremamente caratteristico.
I ruoli più importanti
Nel 2002 è Jim nell'horror post-apocalittico '28 giorni dopo' di Danny Boyle (lo stesso di 'Trainspotting'), e nel 2005 è Jackson Rippner in 'Red Eye' di Wes Craven, al fianco di Rachel McAdams, guadagnandosi la candidatura ai Saturn Award come non protagonista. Lo stesso anno è anche la transgender Patrick Braden nel delicato film di Neil Jordan, 'Breakfast on Pluto', basato sull'omonimo romanzo del 1998 scritto da Patrick McCabe, con cui Murphy viene candidato ai Satellite Award come miglior attore protagonista in una commedia e anche ai Golden Globes nella stessa categoria. Nel 2007 ai Bafta viene candidato come miglior emergente, premio che gli viene soffiato da Eva Green. Ma il ruolo che lo conduce dritto nel cuore delle masse è quello di Thomas Shelby nella serie tv britannica 'Peaky Blinders', l'epopea criminale di un'immaginaria banda di Birmingham di cui Cillian-Thomas è la mente. Per questa parte nel 2023 riceve una candidatura ai British Academy Television Award. L'ultimo progetto in cui è coinvolto è 'Small Things Like These' di Tim Mielants, presentato alla Berlinale 2024, basato sull'omonimo libro 'Piccole cose da nulla' della scrittrice irlandese Claire Keegan.
Murphy e Nolan
Nel frattempo nasce e si fortifica il sodalizio artistico con il regista Christopher Nolan. Per lui Murphy è anzitutto lo Spaventapasseri nella trilogia de 'Il cavaliere oscuro' sull'eroe della DC Batman. Poi diventa Robert Michael Fischer in 'Inception' del 2010 dove recita insieme a Leonardo Di Caprio, e ancora in 'Dunkirk' del 2017 interpreta uno dei soldati evacuati con le barche dei civili inglesi dalla spiaggia di Dunkerque nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo l'invasione nazista della Francia. Ruoli secondari, è vero, ma quando infine Nolan scrive la sceneggiatura di 'Oppenheimer' ha in mente solo Cillian Murphy come possibile protagonista, certo per il fisico e gli occhi azzurri ma soprattutto per il suo talento nell'interpretare personaggi complessi, affascinanti e con un rapporto di amore e odio con il potere. Il trionfo è dato, l'Oscar ne è la conferma.