L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, vale a dire l'associazione che assegna gli Oscar, ha annunciato la
sospensione temporanea di una delle regole che determinano l'eleggibilità di un film. Considerato che la pandemia da Coronavirus ha portato alla chiusura delle sale cinematografiche, il prossimo anno potranno ambire a una nomination anche le pellicole che non sono uscite al cinema.
Oscar, cosa dice il regolamento
Uno dei criteri stabiliti dall'Academy dice che
possono partecipare alla corsa agli Oscar esclusivamente i film usciti nelle sale della Contea di Los Angeles fra l'1 gennaio e il 31 dicembre dell'anno precedente la cerimonia, restando in programmazione per almeno sette giorni consecutivi. Una regola che vale anche per i colossi dello streaming come Netflix e Amazon Prime Video, tanto che quest'anno 'The Irishman' di Martin Scorsese ha fatto capolino a Los Angeles nella settimana dell'1-8 novembre 2019. La regola dell'uscita californiana non vale per i cortometraggi, i film in lingua straniera e i documentari.
Nomination anche per i film non usciti in sala
La pandemia da Coronavirus ha rischiato di
aggiungere la beffa al danno: film che avrebbero dovuto uscire, e che invece hanno perso denaro a causa della chiusura delle sale cinematografiche, rischiavano pure di non poter concorrere agli Oscar. Ecco dunque la modifica temporanea al regolamento, che smetterà di essere valida nel momento in cui le sale potranno riaprire.
Attenzione, però: l'eccezione è valida solo per quei titoli la cui distribuzione cinematografica era
già prevista prima del lockdown. Dunque non risultano automaticamente candidabili tutti i film delle piattaforme di streaming.