In base a uno scoop del magazine Variety, l'Academy ha deciso che la cerimonia degli Oscar 2019 sarà senza conduttore: il candidato Kevin Hart ha definitivamente declinato l'offerta e saranno una serie di personalità dello spettacolo a introdurre i vari momenti dello show (i nomi sono ancora misteriosi). Non succedeva da trent'anni, per l'esattezza dal 1987, da quando cioè Chevy Chase, Goldie Hawn e Paul Hogan condivisero il palco insieme.
OSCAR 2019 SENZA CONDUTTORE
L'ipotesi di fare a meno del presentatore era nell'aria da qualche settimana, da quando cioè è cominciato il tira e molla fra l'Academy e Kevin Hart. Ecco un riassunto veloce di quanto accaduto:
- viene affidata ufficialmente la conduzione a Hart
- seguono polemiche per vecchi tweet omofobi da lui postati
- l'Academy gli chiede di scusarsi pubblicamente
- lui risponde di averlo già fatto numerose volte, di essere ormai cambiato e di non voler "nutrire i troll"
- e sceglie di rinunciare all'incarico, confermando le scuse alla comunità LGBT
Poi all'inizio di gennaio la popolarissima Ellen DeGeneres prova a sbloccare lo stallo, telefonando all'Academy, ospitando Kevin Hart nella propria trasmissione e ribadendo il suo sostegno all'ipotesi che conduca gli Oscar 2019: Ellen è dichiaratamente omosessuale e questo aggiunge forza alla sua presa di posizione.
Hart promette di pensarci seriamente.
Se interessa il riassunto lungo: Oscar 2019: Kevin Hart torna conduttore grazie a Ellen DeGeneres?
GLI OSCAR 2019 AFFIDATI A UN GRUPPO DI VIP
E così arriviamo alla stretta attualità: secondo quanto scrive Variety, Kevin Hart ci ha pensato e ha deciso di non accettare la conduzione degli Oscar. Dal canto suo, l'Academy non ha intenzione di cercare un sostituto e si sta muovendo per identificare un tot di celebrità alle quali affidare introduzioni, commenti e monologhi scritti dai propri autori.
Va detto che nessuno degli interessati ha rilasciato un qualche tipo di dichiarazione ufficiale, ma le fonti di Variety sono storicamente piuttosto affidabili e dunque i giornali di mezzo mondo stanno dando per acquisita la situazione.
Sia come sia, i tempi iniziano a essere stretti: la cerimonia sarà infatti trasmessa in diretta mondiale il 24 febbraio (le nomination arriveranno un mesetto prima, il 22 gennaio) e ormai è necessario lavorare su un'ipotesi certa, altrimenti si rischia di arrivare con il fiato corto, oppure, e sarebbe molto peggio, impreparati.
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