Martedì 5 Novembre 2024

Perché gli orsi d'acqua sono indistruttibili?

I tardigradi sono degli animaletti in apparenza teneri, ma praticamente indistruttibili. Il merito è di una proteina che potrebbe fare comodo anche in campo medico

Un tardigrade

Un tardigrade

Visti al microscopio ispirano coccole e tenerezze. Eppure, nonostante misurino al massimo un millimetro e mezzo di lunghezza, i tardigradi, per gli amici "orsi d'acqua", sono tra le specie viventi più toste che esistano sulla Terra. Praticamente indistruttibili, questi animaletti sopravvivono in ambienti letali quasi per chiunque altro e ora gli scienziati sembrano avere davvero capito come ci riescono.

Proteina Highlander

Da tempo è noto che le cellule degli orsi d'acqua possono contare su una proteina chiamata Dsup, di cui è nota l'azione protettiva, ma non il modo in cui lavora. Alcuni esperimenti hanno ad esempio dimostrato che, con aggiungendo Dsup, le cellule umane escono indenni da un massiccio bombardamento a base di raggi X. In un articolo pubblicato sulla rivista eLife, un team di ricercatori University of California, San Diego, spiega di avere sfruttato una serie di tecniche biochimiche per svelare i segreti di Dsup. I risultati dei test di laboratorio hanno documentato che la proteina si lega al materiale genetico presente all'interno delle cellule dei tardigradi, creando una barriera protettiva intorno al DNA, che respinge i pericolosissimi radicali liberi generati da un flusso di raggi X o da una qualche sostanza tossica.

Cellule umane indistruttibili? 

Secondo gli scienziati, si potrebbe sfruttare il potere di Dsup per progettare delle cellule animali (nonché umane) quasi immortali, capaci di resistere in condizioni ambientali estreme. "In teoria, è possibile sviluppare delle versioni ottimizzati di Dsup, che possano proteggere il DNA in diversi tipi di cellule", si legge in una nota. La proteina degli orsi d'acqua ha quindi le carte in regola per trovare spazio in una vasta gamma di applicazioni mediche, tra cui "terapie e kit diagnostici in un cui è necessaria una maggiore sopravvivenza cellulare".