Giovedì 4 Luglio 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

Orietta Berti: “Fiorello, tu sei quello che canta la mia estate”

L’artista in coppia con lo showman per il nuovo tormentone ‘Una Vespa in due’, liberamente ispirato a Gregory Peck e Audrey Hepburn

La nuova coppia dell’estate: Fiorello (64 anni) e Orietta Berti (81 anni)

La nuova coppia dell’estate: Fiorello (64 anni) e Orietta Berti (81 anni)

Come Audrey e Gregory. È la voglia di sole e di vacanze romane a far saltare Orietta Berti sul sellino dello scooter di Fiorello per irrompere nelle playlist con Una Vespa in due, tormentino che si spera il caldo, la voglia di mare e di party a bordo piscina possano trasformare in tormentone consentendo alla strana coppia di scrivere il proprio nome sulla sabbia pure di questa estate 2024. Firmato da Fiorello e da Danti, oltre che Paolo Saraceni e dall’irrinunciabile Enrico Cremonesi, il brano era nato come jingle di Viva Rai2!.

"Nel programma di jingle ce n’erano diversi, interpretati da più cantanti, ma il mio piaceva particolarmente, così, a Natale, Fiorello mi ha detto che forse ne avremmo tratta una canzone” ammette Orietta, 81 anni, che da donna dei Gemelli si dice abituata ai cambiamenti. “È stato di parola e quando a Sanremo sono andata sua ospite all’Aristonello, il dopofestival di quest’anno, mi ha detto che era pronta. Ho inciso la mia parte a Milano e lui la sua a Roma. Un po’ come m’era capitato prima con Fedez e Achille Lauro in Mille e poi con Rovazzi ne La discoteca italiana. Ma ormai funziona così; prendono una canzone, la smembrano, e a te rimane solo un inciso o un ritornello”.

E quella Vespa formato Hepburn e Peck?

"Fiorello l’ha scelta perché lui gira sempre in Vespa. Mi ha detto che il suo modo di rilassarsi la notte, quando non riesce a dormire, è andare in giro per Roma da solo su due ruote".

Fiorello gliel’ha confessato subito che suo padre Nicola era un suo fan sfegatato?

"È la prima cosa che mi ha detto quando ci siamo conosciuti, una quindicina di anni fa, ricordando che, quando apparivo io alla tv, in casa doveva regnare il silenzio più assoluto, cosa che in famiglia non mi rendeva proprio simpaticissima. Oggi, quando vado ospite da lui, mi fa cantare spesso Tu sei quello, la canzone preferita di suo papà”.

Fiorello è un partner particolare.

"Mette molto a suo agio gli ospiti e per questo riesce a fargli fare cose nessun altro presentatore riuscirebbe a ottenere".

S’è visto con Travolta a Sanremo. C’è qualcosa a cui lei in tv dice no?

"Le scale. Non le ho mai scese in vita mia. Anzi, è accaduto una volta all’Ariston con Fabio Fazio però mi sono tolta le scarpe. Anche se non sono mai caduta, mi terrorizzano”.

Con Al Bano ed Ermal Meta, stasera è ospite di Mara Venier su Raiuno ad Una voce per Padre Pio. Una cresciuta a Cavriago tra la parrocchia e il busto di Lenin che rapporto ha col santo di Pietralcina?

"Anche se Padre Pio non l’ho mai visto, ho fatto il cammino di San Pio e ho conosciuto il suo figlio spirituale Fra Modestino. Passando parecchio tempo da sola, prego molto. E colleziono acquasantiere. Almeno una volta al giorno telefono al mio padre spirituale Don Guido Colombo, che ha l’età di Omar, il mio figlio più grande. Siccome ha perso la madre poco prima di prendere i voti, sono andata io a Roma con suo padre ad assistere alla cerimonia; lui mi considera una di famiglia e anch’io lo considero un po’ mio figlio”.

A casa sua ci sono più acquasantiere, bambole o parrucche?

"Per motivi di spazio ho deciso di tenerne a casa 90 di ognuna. Il resto va tutto in soffitta. Ho pure 90 paia di scarpe e 90 borsette. Solo la collezione di Puffi supera i 90 pezzi”.

S’è mai rivolta a qualcuno su in alto?

"In continuazione e prima di salire sul palco, lo dico sempre: mio Dio aiutami. Anche perché una preghiera in più può darti quel po’ di sicurezza che ancora ti manca. Guardo alla fede come a una colonna a cui appoggiarmi nei momenti di disperazione, come in quelli di gioia. Ne ho avuto bisogno a 18 anni, quando mio papà è scomparso in un incidente. Perdere una persona cara da un attimo all’altro ti crea un trauma destinato ad accompagnati per sempre. Ecco perché con i miei figli sono sempre stata una mamma apprensiva. Rimasi sola con mia mamma e mia nonna. Così l’arrivo in famiglia di Osvaldo (Paterlini, suo marito dal ‘67 - ndr) fu una manna".

Con Osvaldo avete due figli, Omar e Otis, e due nipoti, Olivia e Ottavia. Tre generazioni una sola O.

"Mio marito deve il nome ad una celebre interpretazione di Ermete Zacconi, quella di Spettri di Ibsen. Zacconi era solito portare i suoi spettacoli qui in paese e tutti s’erano affezionati al suo Osvald. Fra l’altro sua mamma si chiamava Odilla e il nonno Oreste, mentre mia mamma si faceva chiamare Olga, mio zio Oliviero... Quand’è nato il nostro primo figlio non pensavo proprio di chiamarlo Omar. Poi a Canzonissima conobbi Omar Sharif e visto che avevo da poco interpretato il celebre Tema di Lara del Dottor Zivago…”

E Otis?

"L’ho scelto per riconoscenza. Mentre con mio marito stavamo viaggiando in auto alla volta di Milano, dove avrei dovuto ricevere il disco d’oro alla Terrazza Martini, avemmo infatti un incidente senza conseguenze. Scendendo dall’auto vidi sul cruscotto la cassetta di Otis Redding che stavamo ascoltando in quel momento e pensai che fosse stato lui a salvarci”.

Le nipoti?

"Quella è stata una scelta di mia nuora. Comunque, pure i miei cani, molossi grossi come degli umani, si chiamavano Oscar, Otto, Otello. Ora ci è rimasta solo Olimpia”.

Elenco terminato?

"Beh, no. Venisse un altro nipotino potremmo chiamarlo Orlando, come quello furioso raccontato dall’Ariosto. Reggiano pure lui”.