Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021 torna l'ora solare. Alle ore 3:00 in punto le lancette degli orologi faranno un salto indietro di un'ora, settandosi sulle 2:00 e regalandoci quindi per una notte un'ora di sonno in più. L'ora solare ci accompagnerà per il resto dell'autunno e per tutto l'inverno, dandoci l'impressione che le giornate siano ancora più corte di quanto già non accada per ragioni astronomiche durante i mesi freddi. In realtà le cose non stanno proprio così: con il cambio dell'ora il buio arriverà effettivamente in anticipo al pomeriggio, ma questo verrà compensato dall'opportunità di avere un'ora di luce extra al mattino presto.
Quando cambia l'ora legale 2021? Ecco la domenica che ci regala un'ora di sonno in più
Ora solare e ora legale: qual è la differenza
L'ora solare è quella definita dal proprio fuso orario di riferimento ed è in sostanza l'ora "naturale", scandita dagli orologi in mancanza di un intervento esterno da parte dell'uomo. Si usa, come detto, d'autunno e d'inverno e si distingue dall'ora legale, che al contrario è un "trucco" impiegato in primavera ed estate, quando l'abbondanza di luce suggerisce l'utilità di spostare le lancette avanti di sessanta minuti, per risparmiare sul consumo di energia.
La leggenda di Benjamin Franklin
È credenza diffusa che il primo a ideare il cambio dell'ora sia stato lo scienziato e politico Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. In realtà siamo di fronte quanto meno a una mezza "bufala". Franklin, che tra i vari talenti poteva vantare anche un fine senso dell'umorismo, nel 1784 si trovava a Parigi in qualità di ambasciatore del proprio Paese. Qui scrisse una lettera al quotidiano Journal de Paris, in cui, ironizzando sulle presunte abitudini poco mattiniere dei cittadini francesi, calcolava quante candele si sarebbero potute risparmiare se i parigini avessero iniziato ad alzarsi presto, in modo da sfruttare tutta la luce del sole disponibile durante la giornata. La missiva includeva anche alcune raccomandazioni scherzose per aiutare la gente svegliarsi di buon ora, tra cui suonare all'unisono tutte le campane della città o esplodere dei colpi di cannone. In nessun caso si faceva invece accenno alla possibilità di cambiare l'ora e spostare le lancette dell'orologio per massimizzare la luce diurna.
Cambio dell'ora: quando è stata la prima volta
Tornando a quel che dicono i libri di storia, si sa per certo che nel 1895 l'entomologo neozelandese George Vernon Hudson propose di far avanzare gli orologi di due ore per sfruttare le generosità del sole durante la bella stagione. Non se ne fece nulla, ma qualche anno dopo l'intuizione fu ripresa dal costruttore britannico William Willett, trovando questa volta il benestare della Camera di Comuni del Regno Unito, che nel 1916 approvò il British Summer Time, ossia lo slittamento in avanti dell'ora nel corso dell'estate. La soluzione andava a braccetto con le esigenze economiche imposte dalla Prima guerra mondiale, e in particolare il bisogno di risparmiare energia per sostenere lo sforzo bellico. A ruota, la regola fu adottata da diversi altri Paesi coinvolti nel conflitto, tra cui anche l'Italia.
La storia del cambio dell'ora in Italia
In Italia il cambio dell'ora venne introdotto con il decreto legislativo 631 del 25 maggio 1916, rimasto poi in vigore fino al 1920. L'alternanza tra ora solare e ora legale tornò a fasi alterne nel corso della Seconda guerra mondiale, salvo subire l'ennesimo stop nel 1948. La pratica di mettere mano agli orologi divenne definitivamente legge a partire dal 1966; negli anni '80 la durata dell'ora legale, che era di quattro mesi, fu allungata a sei mesi (fine marzo-settembre); nel 1996 un accordo a livello europeo fissò infine il ripristino dell'ora solare alle 3:00 del mattino dell'ultima domenica di ottobre.
Nel 2022 torna l'ora legale?
Ormai da diverso tempo nell'Unione Europea è in atto una discussione riguardo all'abolizione del cambio dell'ora. A tale proposito il 2021 doveva essere nelle intenzioni dei Paesi membri l'anno della svolta, ma alla fine non è stato possibile giungere a una soluzione univoca. L'Italia ha optato per mantenere le cose come stanno, a differenza ad esempio di quanto deciso da Francia e Germania. Per questo motivo nel 2022 si riproporrà nuovamente il passaggio all'ora legale, per la precisione nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo.