Roma, 29 marzo 2020 - Questa notte, tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2020, è tornato l'appuntamento con l'ora legale che è andata a sostituire quella solare. Lancette spostate in avanti e pronti a dormire un'ora in meno.
Ora legale: un po' di storia
Come nasce l'idea dell'ora legale? Si tende ad attribuire all'inventore Benjamin Franklin la paternità di questo concetto, al tramonto del Settecento, che faceva leva su ragioni pratiche: alzarsi prima al mattino per sfruttare la luce naturale, risparmiando così sul costo delle candele. Ma non v'è certezza su quanto la proposta fosse seria e in quale misura, invece, il politico statunitense si stesse semplicemente sollazzando - come sua abitudine - con degli "appunti" satirici rivolti, in quel caso, al costume parigino.
Ad avanzare seriamente la proposta nel1895 fu l'entomologo neozelandese George Vernon Hudson, che propose di spostare le lancette due ore avanti per adeguare l'orologio all'arrivo della bella stagione. L'idea cadde nel vuoto, ma anni dopo fu recuperata per esigenze improrogabili: risparmiare energia in funzione della Prima guerra mondiale. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre). È dal 1981 che ha cominciato a essere introdotta l’ultima domenica di marzo. Una nuova modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.
Lancette in avanti: si dorme un'ora meno
Alle 02:00 in punto le lancette di tutti gli orologi analogici sono state spostate in avanti di un'ora, balzando alle 03:00. Se il vostro pensiero è già corso a smartphone, pc e affini state tranquilli: loro si sono aggiornati in autonomia.
Ora solare
Che dire, invece dell'ora solare, che ci stiamo per lasciare alle spalle? Se attraverso l'ora legale - adottata durante la primavera ed estate - cerchiamo di massimizzare l'irradiazione solare con una "forzatura"; la solare indica, in qualche misura, l'ora "corretta" o "standard".
L'ora legale in Italia (e nel mondo)
Nel nostro Paese l'ora legale entrò in vigore nel 1916, a seguito del decreto legislativo 631 del 25 maggio, rimanendo prassi consolidata fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 il cambio dell'ora venne sospeso e ripristinato a fasi alterne, per poi ridiventare un appuntamento fisso dal 1966. Negli anni '80 l'ora legale fu estesa da marzo a settembre (passando da quattro a sei mesi), mentre nel 1996 l'Unione Europea ne allungò la durata di un altro mese, sottoscrivendo un protocollo che regolamenta il cambio dell'ora in base ai tre fusi orari presenti in Europa. Insomma, una storia movimentata. Interessante notare come l'ora legale non venga applicata in maniera omogenea nel mondo. Se, per esempio, quasi tutta l'Europa l'ha sposata (così come larga parte degli States) in continenti come Africa e Asia ha attecchito molto meno, mentre altrove si manifestano situazioni "miste".