Venerdì 20 Dicembre 2024
MICHELA PICCINI
Magazine

Ora la risonanza è ’trasparente’

Ora la risonanza è ’trasparente’

La risonanza magnetica si fa eco-sostenibile ed elimina la paura di sentirsi in gabbia. Ad aver brevettato la Ghost Cage, Gabbia di Faraday trasparente per risonanze magnetiche ad alto campo costruita utilizzando polimeri a basso impatto ambientale, è la GBS Global Biomedical Service, giovane azienda partita da Castel San Giorgio (Salerno) e arrivata oggi a ritagliarsi un ruolo importante nel settore sanitario.

Fondata nel 2018 da Giovanni Lombardo ed Emiliana De Prisco, GBS realizza sistemi di risonanza magnetica, radiologia digitale, ecografi e TC multislice, fino alla progettazione di interi centri medici con un occhio all’ambiente e all’innovazione, facendo propria la filosofia del riutilizzo per il recupero e la rigenerazione di apparecchiature di diagnostica.

Attraverso progetti come la Ghost Cage, infatti, l’azienda è stata selezionata tra le 22 migliori realtà nel Report completo sulle startup a significativo impatto sociale e ambientale 2023 del Politecnico di Torino, coordinato dal team di Paolo Landoni professore di Imprenditorialità e Innovazione al Politecnico di Torino.

Umanizzare la cura rimanendo sostenibili è la sfida di GBS: "Il nostro è un impegno a rendere i luoghi di assistenza sanitaria orientati il più possibile alla persona – afferma spiega Giovanni Lombardo, CEO di GBS –. Progetti come la Ghost Cage, o l’umanizzazione delle sale esami con pannelli relax, illuminazione rilassante e impianti di diffusione sonora, assicurano al paziente un’esperienza più confortevole. In merito alla sostenibilità e all’economia circolare, uno dei punti chiave della nostra produttività è il ricondizionamento dei dispositivi di diagnostica per immagini, secondo il nostro rigoroso programma interno 2lLife".

In questa prospettiva, la Ghost Cage non è solo una tecnologia innovativa per la garanzia di avere una notevole attenuazione alle radiofrequenze, ma evita la sensazione di oppressione all’interno della sala esami, riducendo sensibilmente l’effetto claustrofobico e permettendo anche ad altre persone di assistere e di supportare emotivamente il paziente. La startup GBS, partita con poco più di una decina di dipendenti, oggi conta un organico di circa 50 unità in diversi ambiti ed è alla continua ricerca di personale specializzato.

Per questo motivo è attiva la Academy 3.0, un progetto pensato con le scuole, le università e le principali società scientifiche e di ricerca del settore per aggiornare gli addetti ai lavori e formare nuovi tecnici specializzati da inserire in organico nell’azienda.