Una cantante, un’attrice, un’interprete, un clown, il simbolo di una città intera. Gabriella Ferri (1942-2004) è riuscita, con la sua personalità dirompente, affascinante e ombrosa, a incarnare l’anima della sua Roma. A ricordare e a renderle omaggio è il documentario Gabriella, di Giovanni Filippetto con la regia di Alessandro Galluzzi, in onda stasera in prima serata su Raitre.
Un racconto intimo che ripercorre la vita di Gabriella Ferri dalla nascita nel quartiere di Testaccio fino al successo degli anni ’80. Una voce iconica che ha cantato, interpretato e amato Roma tanto quanto Roma ha amato lei. "Era da un po’ di tempo che volevo dedicarmi a Gabriella Ferri, soprattutto perché non è stata tanto raccontata, e invece ha la forza di una grande narrazione originale, anche con i suoi lati oscuri", spiega l’autore Giovanni Filippetto. "È stata una cantante interprete straordinaria e originale allo stesso tempo. Cantava canzoni dialettali, della tradizione popolare, ridando loro però vita. Riusciva a riscriverle con la sua voce e la sua interpretazione. E questa era, ed è ancora oggi, la sua forza".