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Le popstar Sailorr e Molly Santana sfoggiano i denti anneriti con l'ohaguro (foto Is)
Roma, 1 marzo 2025 – Alcune popstar asiatiche stanno riportando in auge l’antica pratica giapponese dell’ohaguro, una tradizione secolare che prevedeva l’annerimento dei denti. Una delle prime a riproporlo è stata Sailorr, cantante R&B di origini vietnamite e naturalizzata americana, che nel video del suo singolo ‘Pookie’s Requiem’ sfoggia con orgoglio un sorriso scuro e deciso. Sulla stessa scia, la rapper giapponese Molly Santana, anche lei naturalizzata americana, ha adottato questa estetica nel videoclip di ‘2 Rich’, dove il contrasto tra i suoi denti neri e il candido outfit bianco crea un effetto visivo di forte impatto.
Un nuovo trend su TikTok
Sebbene queste artiste non utilizzino la tradizionale miscela di ferro e aceto, su TikTok sono già comparsi tutorial per ottenere un effetto simile con tinte e smalti dentali. Più di una semplice tendenza estetica, il ritorno dell’ohaguro, reinterpretato in chiave contemporanea, rappresenta un modo per riaffermare la propria identità culturale in un panorama musicale spesso dominato da canoni estetici occidentali.
Le origini giapponesi
L’ohaguro era un’usanza particolarmente diffusa in Giappone tra il 794 e il 1185. Considerata un simbolo di grazia e saggezza, veniva realizzata con il kanemizu, una miscela di limatura di ferro, aceto, tè e sake. Sebbene non macchiasse i denti in modo permanente, aveva un odore sgradevole. Nella cultura nipponica tradizionale, in generale, gli oggetti dal colore nero intenso, come quelli laccati con una finitura lucida, erano ritenuti estremamente affascinanti. Tra i samurai, l’ohaguro era associato all’idea di lealtà, simboleggiata dal colore nero. Un samurai che anneriva i propri denti dichiarava la sua decisione di non servire mai più un altro signore per il resto della sua vita. In seguito divenne una pratica diffusa tra le donne del ceto medio-alto e le geishe.
La diffusione in altri Paesi asiatici
La tradizione, poi, ha superato i confini giapponesi, diffondendosi in Cina, Thailandia, Laos e Vietnam. In queste culture, l’ohaguro ha assunto diversi significati, simboleggiando lo stato civile, il raggiungimento della maturità o semplicemente un ideale estetico. In Vietnam, per esempio, annerire i denti era segno di disponibilità al matrimonio, mentre colorarli di nero o rosso era considerato un tratto distintivo di civiltà: si credeva, infatti, che solo gli animali, gli spiriti maligni e i popoli selvaggi avessero denti bianchi. In Thailandia, invece, i denti scuri erano apprezzati per la loro bellezza, paragonati all’eleganza e alla preziosità dell’ebano. Con l’avvento dell’era Meiji (1868-1912) e l’influenza della cultura occidentale, l’ohaguro è progressivamente scomparso, ma il suo fascino – come dimostrano alcune artiste della scena rap e hip-pop, che stanno recuperando quell’estetica – non è mai tramontato del tutto.