Sabato 21 Dicembre 2024
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Nomine Rai 2023: tutti i nomi, dai Tg allo sport. Cda si spacca su Chiocci e Preziosi

Via libera del Consiglio di amministrazione, la presidente Soldi vota “no” sui direttori di Tg1 e Tg2. Nasce la nuova area “Direzione e Coordinamento iniziative strategiche”

Da sinistra: Antonio Preziosi, Mario Orfeo e Gian Marco Chiocci

Roma, 25 maggio 2023 – Diventano ufficiali le nomine Rai 2023. Arrivato oggi il via libera del consiglio di amministrazione di viale Mazzini al pacchetto di figure per le direzioni di testate e genere, su proposta dall'amministratore delegato Roberto Sergio. Gian Marco Chiocci diventa direttore del Tg1 e Antonio Preziosi va al Tg2. E proprio questi due nomi hanno spaccato il cda, passando con il voto contrario della presidente Marinella Soldi, della consigliera in quota Pd Francesca Bria e del consigliere eletto dai dipendenti Riccardo Laganà. Si é astenuto, invece, Alessandro Di Majo, in quota M5S. Tre i voti favorevoli, sufficienti per il via libera: quelli dell'Ad Roberto Sergio e dei due consiglieri di maggioranza, Simona Agnes e Igor De Biasio. 

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Nell’ambito della riorganizzazione Rai, vengono introdotte nuove aree tra cui la Direzione Coordinamento iniziative strategiche che nasce con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento strutturato e di coordinamento delle attività riferite in particolare al Piano Industriale, al Piano di Sostenibilità e al Contratto di Servizio; nell'area editoriale radiofonica è stata creata una nuova Direzione denominata Radio digitali specializzate e podcast.

In una combo (S-D) Gian Marco Chiocci, Antonio Preziosi, Francesco Pionati, Giuseppe Carboni, Jacopo Volpi, Marcello Ciannamea, Angelo Mellone, Paolo Corsini, Adriano De Maio, Simona Sala, Monica Maggioni e Stefano Coletta. ANSA
In una combo (S-D) Gian Marco Chiocci, Antonio Preziosi, Francesco Pionati, Giuseppe Carboni, Jacopo Volpi, Marcello Ciannamea, Angelo Mellone, Paolo Corsini, Adriano De Maio, Simona Sala, Monica Maggioni e Stefano Coletta. ANSA

I Tg

Per quanto riguarda le Testate giornalistiche, ricapitolando: Gian Marco Chiocci sarà il nuovo direttore del Tg1; al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; a guidare il Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre Jacopo Volpi diventa Direttore di Raisport e del relativo Genere. Confermato Mario Orfeo alla guida del Tg3.

Il comunicato Rai

Per i generi - comunica la Rai - Stefano Coletta lascia l'Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione. Angelo Mellone dirigerà l'Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l'Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie Tv, Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali.

Per i canali radio, a capo di Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova Direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla Direzione Editoriale per l'Offerta informativa.

Nel corso della seduta, il consiglio ha anche deliberato il rinnovo dei consigli di amministrazione delle società controllate, i cui organi sociali erano in scadenza: a Rai Cinema vengono confermati Paolo Del Brocco nel ruolo di Amministratore Delegato e Nicola Claudio come Presidente; Sergio Santo è nominato amministratore delegato di Rai Com, mentre Claudia Mazzola si insedia come presidente. Andrea Vianello viene designato Direttore generale di San Marino.

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Chi è Gian Marco Chiocci, il nuovo direttore del Tg1 della Rai

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Sergio

"Sul tema della presenza della parità di genere ci sarà una forte inversione di tendenza e un giudizio complessivo si potrà dare solo quando il quadro complessivo delle nomine sarà definito, soprattutto dopo l'individuazione delle vicedirezioni. I percorsi si costruiscono e non s'improvvisano. Questa governance è al lavoro da soltanto una settimana”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, nel corso del cda. 

Di Majo

“Le scelte di oggi esprimono con chiarezza la linea rispetto al nuovo corso dell'azienda: il bilanciamento tra voti favorevoli e astensioni sta ad indicare che non si intende firmare nessuna cambiale in bianco; le singole decisioni dei nuovi vertici saranno valutate volta per volta in base ai principi di pluralismo, inclusione, equilibrio di genere". Lo dice il consigliere Rai, Alessandro Di Majo, in quota M5s, dopo il voto in cda. “Nessuna preclusione - scrive - rispetto alla possibilità di poter condividere singole specifiche scelte, ma allo stesso tempo nessuno sconto su una attenta valutazione nel merito di ciascuna di esse”.