Roma, 23 gennaio 2024 – Un grandissimo in bocca al lupo al nostro Matteo Garrone e al suo ‘Io Capitano’ che è riuscito a entrare nella cinquina dei candidati a miglior film in lingua straniera degli Oscar 2024, in programma il prossimo 10 marzo. A giocarsela con la pellicola italiana saranno ‘Perfect Days’ (Giappone), ‘La società della neve’ (Spagna), The ‘Teacher’s Lounge’ (Germania) e ‘The Zone of Interest’ (Gran Bretagna). Quest'ultimo, diretto da Jonathan Glazer, è in corsa anche come miglior film contro ‘Anatomia di una caduta’ di Justine Triet, ‘Killers of the flower moon’ di Martin Scorsese, ‘Oppenheimer’ di Christopher Nolan, ‘Poor Things’ di Yorgos Lanthimos, ‘American Fiction’ di Cord Jefferson, ‘Barbie’ di Greta Gerwig, ‘The Holdovers’ di Alexander Payne, ‘Maestro’ di Bradley Cooper e ‘Past Lives’ Celine Song. L'annuncio delle nomination è avvenuto in diretta dal Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills, sede dell'ormai quasi centenaria Academy of Motion Picture Arts and Sciences, con l'attrice Zazie Beetz (‘Joker: Folie à Deux’) e il collega Jack Quaid (‘The Boys’) a fare gli onori di casa.
Niente per Margot Robbie
Come da pronostico, il biopic sulla vita di J. Robert Oppenheimer ha fatto incetta di candidature per la 96esima edizione degli Academy Awards, totalizzandone 13 su 23 categorie totali. Segue ‘Povere Creature!’ con 11 nomination, ‘Killers of the Flower Moon’ con 10 – tra cui quella come miglior attrice per Lily Gladstone divenuta così la prima candidata nativo-americana nella storia del premio – e infine ‘Barbie’ che si ferma a 8 candidature. Delusione per Margot Robbie, che impersona l'iconica bambola della Mattel, che è stata esclusa dalla cinquina per miglior attrice protagonista dove invece sono in corsa, insieme a Gladstone, Emma Stone per ‘Povere creature!’, Sandra Hüller per ‘Anatomia di una caduta’, Carey Mulligan per ‘Maestro’ dove interpreta Felicia Montealegre, moglie di Bernstein, e l'inattesa Annette Bening per ‘Nyad – Oltre l'oceano’, la vera storia storia dell'ex-giornalista sportiva statunitense che ha percorso a nuoto 177 chilometri da Cuba alla Florida.
Candidati miglior attori
Danielle Brooks, Sofia in ‘The Color Purple’ di Blitz Bazawule, e Jodie Foster, Bonnie Stoll in ‘Nyad – Oltre l'oceano’, si aggiungono alle candidature già pronosticate di Emily Blunt, America Ferrera e Da’Vine Joy Randolph nella categoria miglior attrice non protagonista. Per il corrispettivo maschile, invece, la spunta il Ken di Ryan Gosling insieme a Robert De Niro, Mark Ruffalo (‘Povere creature!’), Sterling K. Brown (‘American Fiction’), e Robert Downey Jr. per il suo machiavellico Lewiss Strauss in ‘Oppenheimer’. In corsa come miglior attori protagonisti sono Bradley Cooper e il suo Leonard Bernstein, Colman Domingo, interprete in ‘Rustin’ dell'attivista afroamericano per i diritti degli omosessuali Bayard Rustin che contribuì a organizzare la marcia su Washington del 1963, Paul Giamatti, Jeffrey Wright (‘American Fiction’) e il favorito Cillian Murphy.
Regia e sceneggiature
Coerentemente con il resto delle candidature, la sfida per la miglior regia è tra Jonathan Glazer, Yorgos Lanthimos, Christopher Nolan, Justine Triet e Martin Scorsese, arrivato peraltro alla sua decima nomination nella categoria superando Steven Spielberg fermo a nove. Snobbata Greta Gerwig, che invece insieme al marito Noah Baumbach si è guadagnata un posto nella cinquina per miglior sceneggiatura non originale con ‘Barbie’, al fianco di Cord Jefferson per ‘American Fiction’, di nuovo Christopher Nolan per ‘Oppenheimer’, Tony McNamara per ‘Povere creature!’ e Jonathan Glazer per ‘The Zone of Interest’. Arthur Harari e Justine Triet (‘Anatomia di una caduta’), David Hemingson (‘The Holdovers’), Bradley Cooper e Josh Singer (‘Maestro’), Samy Burch e Alex Mechanik (‘May December’) e Celine Song (‘Past Lives’) si sfidano invece per la miglior sceneggiatura originale.
Le altre categorie
Miglior film d'animazione
"Il ragazzo e l'airone" di Hayao Miyazaki
"Elemental" della Disney
"Nimona" distribuito da Netflix
"Robot Dreams"
"Spider-Man: Across the Spider-Verse" della Sony
Miglior documentario
"Bobi Wine: The People’s President"
"The Eternal Memory"
"Four Daughters"
"To Kill a Tiger"
"20 Days in Mariupol"
Miglior fotografia
El Conde (Edward Lachman)
Killers of the Flower Moon (Rodrigo Prieto)
Maestro (Matthew Libatique)
Oppenheimer (Hoyte van Hoytema)
Poor Things (Robbie Ryan)
Costumi
Barbie (Jacqueline Durran)
Killers of the Flower Moon (Jacqueline West)
Napoleon (Janty Yates and Dave Crossman)
Oppenheimer (Ellen Mirojnick)
Poor Things (Holly Waddington)
Makeup e Hairstyling
Golda
Maestro
Oppenheimer
Povere creature
La società della neve
Miglior cortometraggio d'animazione
Letter to a Pig
Ninety-Five Senses
Our Uniform
Pachyderme
War Is Over!
Migior cortometraggio action
The After
Invincible
Knight of Fortune
Red, White and Blue
The Wonderful Story of Henry Sugar
Miglior brano originale
“The Fire Inside” (Flamin’ Hot)
“I’m Just Ken” (Barbie)
“It Never Went Away” (American Symphony)
“Wahzhazhe (A Song For My People)” (Killers of the Flower Moon)
“What Was I Made For?” (Barbie)
Miglior colonna sonora
American Fiction (Laura Karpman)
Indiana Jones and the Dial of Destiny (John Williams)
Killers of the Flower Moon (Robbie Robertson)
Oppenheimer (Ludwig Göransson)
Poor Things (Jerskin Fendrix)
Miglior cortometraggio documentaristico
The ABCs of Book Banning
The Barber of Little Rock
Island in Between
The Last Repair Shop
Nǎi Nai & Wài Pó
Miglior produzione
Barbie
Killers of the Flower Moon
Napoleon
Oppenheimer
Poor Things
Miglior montaggio
Anatomy of a Fall
The Holdovers
Killers of the Flower Moon
Oppenheimer
Poor Things
Miglior Design
Barbie
Killers of the Flower Moon
Napoleon
Oppenheimer
Poor Things
Miglior suono
The Creator
Maestro
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
Oppenheimer
The Zone of Interest
Migliori effetti visivi
The Creator
Godzilla: Minus One
Guardians of the Galaxy Vol. 3
Mission: Impossibl
Novità degli Oscar 2024
Un rito affascinante quello dell'annuncio delle nomination agli Oscar, che cambia il corso delle carriere e alcune volte segna la storia del cinema e non solo. Quest'anno i membri dell'Academy chiamati a votare provengono da un numero record di 93 Paesi, e per la prima volta nel decidere le candidature hanno dovuto tener conto dei requisiti di "rappresentezione e inclusione" – suddivisi in: rappresentazioni, temi e narrazioni sullo schermo, leadership e project team dei reparti creativi, accesso all'industria e opportunità, audience development – una novità inserita per garantire maggior rispetto della diversità di raffigurazione sociale nel cinema.