Hollywood brucia un’altra tappa nella corsa agli Oscar. Dopo Golden Globes e Critics Choice Awards, sabato sera il mondo dello spettacolo si è riunito al Beverly Hilton hotel di Beverly Hills per i premi assegnati dal Directors guild of America (Dga), il sindacato dei registi e degli aiuti registi. Tra le opere per il grande schermo, i colleghi hanno votato Christopher Nolan miglior regista dell’anno per Oppenheimer, il kolossal sul padre della bomba atomica prodotto dalla Universal. I membri della Dga hanno preferito Nolan a Yorgos Lanthimos, candidato per Povere creature! e a Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon), che saranno i suoi avversari anche il 10 marzo al Dolby Theatre. Vento in poppa anche per Celine Song, che ha vinto come miglior regista di un’opera prima per il suo Past Lives, portato nelle sale americane dalla casa di produzione indipendente A24 (che l’anno scorso ha fatto incetta di Oscar con Everything Everywhere All at Once), candidato agli Academy Awards tra i migliori film.
Tra le commedie, continua l’inarrestabile corsa di The Bear, la serie Fx sullo chef interpretato da Jeremy Allen White: il regista e creatore Christopher Storer è stato premiato per l’episodio – riunione di famiglia – Fishes. Tra le serie drammatiche, il riconoscimento è andato a Peter Hoar della serie Hbo/Max The Last of Us, per la puntata Long, Long Time.