Venerdì 20 Dicembre 2024
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No Time to Die: James Bond resiste nonostante il Coronavirus

Il regista Cary Joji Fukunaga parla del suo trauma da lockdown e di come sta resistendo alla tentazione di modificare il film di 007

Foto: Eon Productions

In ambito cinematografico una delle prime vittime illustri del Coronavirus è stata 'No Time to Die': appena la pandemia si fece sentire, l'uscita del nuovo film dell'agente segreto James Bond venne posticipata, da aprile a novembre 2020. Parlando con i redattori del magazine britannico Empire, il regista Cary Joji Fukunaga ha rivelato che questo fatto ha rinnovato il suo personale trauma da lockdown e che, nonostante i mesi in più a disposizione, sta resistendo alla tentazione di modificare il montaggio finale del film.

007 e il trauma da lockdown

Il trauma nasce dal fatto che il primo film di Fukunaga, intitolato 'Sin Nombre', uscì nelle sale durante la pandemia dell'influenza suina, nel 2009, "proprio nel momento in cui il presidente messicano invitava i cittadini a disertare le sale cinematografiche. Dunque avevo un trauma pregresso che è riemerso in quest'occasione: seguivo ossessivamente le notizie sul Coronavirus e chiamavo costantemente i produttori chiedendo loro quali piani avessero in mente. Ero convinto che la pandemia sarebbe diventata globale" (cosa che effettivamente è avvenuta).

James Bond resiste nonostante il Coronavirus

Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe pensare che il lockdown ha regalato a Cary Joji Fukunaga dei mesi nei quali limare 'No Time to Die' e farlo diventare migliore. Ma chiunque abbia provato a realizzare un film, e vale anche un romanzo o un quadro, sa che a un certo punto è inutile ritoccare all'infinito e bisogna accettare che il lavoro è terminato. È esattamente ciò che ha sperimentato Fukunaga, che ha resistito alla tentazione di intervenire sul montaggio finale: "Avrei potuto giocherellare e modificare qua e là, senza necessariamente migliorarlo. A tutti gli effetti il film era finito e per quanto mi riguarda era terminato anche dal punto di vista mentale ed emotivo".

No Time to Die, il film

Insomma, per il nuovo 007 la pandemia ha rappresentato una sorta di parentesi durante la quale tutto è rimasto congelato in attesa che le cose tornassero normali. Anche il trailer ufficiale è inalterato e per esempio riporta la vecchia data d'uscita (9 aprile), nonostante lo spostamento al 12 novembre. Per il resto, Daniel Craig tornerà per la quinta volta nei panni di James Bond e accanto a lui rivedremo Ralph Fiennes, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Jeffrey Wright, Christoph Waltz e Léa Seydoux. Le new entry sono Rami Malek, che interpreta il nuovo antagonista di Bond, e poi Ana de Armas, David Dencik e Lashana Lynch. Ultima curiosità: fra i cinque sceneggiatori accreditati c'è anche Phoebe Waller-Bridge, celebratissima autrice delle serie TV 'Fleabag' e 'Killing Eve'. Leggi anche: - Stateless, ecco la serie TV creata da Cate Blanchett - Neon Genesis Evangelion: a sorpresa nuovo doppiaggio su Netflix - Gangs of London, la nuova serie Tv di Sky Atlantic