
Roma, 28 settembre 2020 - Alla "religione del negativo" lui non ha mai rinunciato: "Il dna della fotografia è il negativo, e su questo non ci piove", ribadisce Gianni Berengo Gardin, patriarca italiano della fotografia. Il 10 ottobre compirà 90 anni, e più di 70 li ha trascorsi catturando la realtà nel suo obiettivo, come racconta nella sua ricchissima autobiografia, In parole povere, edita da Contrasto. Ha girato città e paesi, a Parigi andava al cinema con Jean Paul Sartre (che lo portava a vedere soltanto film western), è entrato nelle fabbriche o nei manicomi e ha ritratto la ‘sua’...