Giovedì 28 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Neftlix: la stretta sulla condivisione degli abbonamenti avverrà entro giugno. Almeno negli Usa

L’esempio del Canada: nell’immediato gli utenti cancellano le sottoscrizioni. Ma nel lungo termine la strategia paga. In Spagna, dove il ‘crackdown’ è già attivo, aggiungere un account extra costa 5.99 euro

Netflix

Netflix

Los Gatos (California), 19 aprile 2023 – Doveva accadere a fine marzo, poi il rinvio. Ma la stretta di Netflix sugli abbondamenti condivisi ci sarà. In una lettera agli azionisti, il gigante dello streaming spiega di aver riprogrammato il giro di vite “nel trimestre corrente”. Entro giugno dunque – secondo il nuovo calendario – la possibilità di condividere le password tra utenti non appartenenti allo stesso nucleo familiare, sarà soggetta a un ‘extra fee’, cioè sarà a pagamento. 

Netflix spiega agli azionisti che il rinvio è stato deciso per “migliorare l’esperienza” dei sottoscrittori. Di fatto la società ha preso tempo per valutare gli effetti dei nuovi paletti che certamente non sono stati ben accolti dai clienti. Lo stop alle condivisioni ‘free’ – sprimentata prima in America Latina e poi implementata in 4 paesi, Canada, Nuova Zelanda, Spagna Portogallo – ha provocato una “reazione di cancellazione”, scrive l’azienda. Ma sul lungo termine i calcoli sono diversi. 

In Canada la base di abbonati a pagamento è ora più alta rispetto a prima del lancio del "servizio di condivisione a pagamento", ha affermato la società. Rallentare sì dunque, ma non indietreggiare: il futuro insomma è segnato e dovremo farci i conti. 

Netflix stima che circa 100 milioni di famiglie "condividono" i propri account a livello globale. Secondo le previsioni di Morgan Stanley, Netflix potrebbe potenzialmente convertirne il 20-30% in abbonati paganti. "Ecco perché ci siamo concentrati” sul mettere in atto il piano di restrizioni, ha detto Ted Sarandos, co-amministratore delegato. Piano che riguarderà anzitutto gli Stati Uniti e, a cascata, anche gli altri Paesi.

Un anno fa Netflix scioccava gli investitori rivelando di aver perso abbonati. Era la prima volta in un decennio. Allo stesso annunciava un doppio programma per aumentare i ricavi. Un servizio meno costoso soggetto a pubblicità, che ha debuttato a novembre, e la stretta sulle condivisioni degli abbonamenti al di fuori della famiglia, che è già realtà anche in Europa. Nella fattispecie in Spagna e Portogallo, dove ora aggiungere un account extra a un abbonamento esistente costa rispettivamente 5.99 e 3.99 euro. 

La società ha affermato di voler far slittare il ‘crackdown’ dal primo al secondo trimestre spostando "parte della crescita dei membri e dei vantaggi in termini di ricavi" dal secondo trimestre al terzo. Ma anche così i ricavi stimati sono di 8,24 miliardi di dollari nel secondo trimestre, meno degli 8,47 miliardi di dollari previsti dagli analisti di Wall Street. Alla notizia le Borse non hanno festeggiato.