Giovedì 18 Luglio 2024

Oggi è il Nelson Mandela International Day: perché si celebra il 18 luglio

Nel 1918 è nato l’uomo che più di chiunque altro si è battuto per la lotta contro l’apartheid in Sudafrica

La ricorrenza del Nelson Mandela International Day, il 18 luglio - Crediti: Ansa Foto

La ricorrenza del Nelson Mandela International Day, il 18 luglio - Crediti: Ansa Foto

Se in Sudafrica alcuni diritti umani di base (la libertà, la non discriminazione, la parità) vengono ormai dati praticamente per scontati è stato anche grazie e soprattutto all’imprescindibile contributo di un gigante come Nelson Mandela, al quale la comunità internazionale rende omaggio annualmente ogni 18 luglio con una speciale giornata mondiale a lui dedicata, voluta fortemente dalle Nazioni Unite grazie alla risoluzione A/RES/6413 approvata nel novembre del 2009. Si tratta di un’occasione preziosissima per ricordare che ciò che si è riusciti ad ottenere fino ad oggi per garantire la sicurezza e l’equità delle minoranze (e non solo) sia per molti versi un obiettivo in divenire. Nulla di ciò che è stato raggiunto fino ad ora può essere dato per assodato, per sempre: la battaglia dell’uguaglianza è infatti un principio democratico fondamentale riguardo alla quale è necessario mantenere un’attenzione costante. Il rischio che possano emergere, ancora oggi, prevaricazioni e dittature è infatti sempre dietro l’angolo, e non soltanto in quelli che vengono considerati Paesi in via di sviluppo come molti di quelli del continente africano.  

La storia del Nelson Mandela Day

La sopra citata risoluzione ONU del 2009 punta a riconosce i valori di Mandela e la sua dedizione al servizio dell'umanità per quanto riguarda la risoluzione dei conflitti, le relazioni razziali, la promozione e la protezione dei diritti umani, l'uguaglianza di genere e i diritti dei bambini e di altri gruppi vulnerabili, oltre ad altri temi chiave come lotta contro la povertà e la promozione della giustizia sociale. La risoluzione ha voluto dunque riconoscere il contributo insostituibile dell’attivista politico per la battaglia a favore dei valori democratici a livello internazionale e la promozione di una cultura della pace in tutto il mondo. Obiettivi senza ombra di dubbio ambiziosi, per i quali Mandela si è battuto strenuamente, fino a mettere a repentaglio la sua vita e pagando con la sua stessa libertà - per ben 27 anni - lo scotto di essersi messo contro il Partito Nazionale. Mandela non si fece intimorire, e anche durante la lunga detenzione continuò a sfidare il regime spedendo dal carcere un manifesto all’ANC (il Congresso Nazionale Africano) che recitava: “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid!”.

Le regole di Nelson Mandela

 

Nella risoluzione A/RES/70/175, l'Assemblea Generale ha deciso di estendere ulteriormente l'ambito della Giornata Internazionale Nelson Mandela, osservata ogni anno il 18 luglio, affinché venga utilizzata anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni tutte sul tema della detenzione, con particolare riferimento alle condizioni dei detenuti che devono essere il più possibile dignitose. Ma non solo. Il valore di una giornata simile è altresì legato all’accento che possiamo porre sul ruolo che questi individui possono svolgere all’interno della società ma anche al lavoro del personale carcerario come servizio sociale di particolare importanza. Ecco dunque che in questo scenario la risoluzione A/RES/70/175 non solo ha adottato delle regole minime rivedute delle Nazioni Unite per il trattamento dei detenuti, ma ha anche approvato che esse dovessero essere conosciute a tutti gli effetti come le "Regole Nelson Mandela" per onorare l'eredità dell'ex Presidente del Sudafrica e la sua esperienza di prigionia. Le indicazioni dell’organizzazione internazionale fanno dunque riferimento ad un ampio spettro di ambiti, tra cui spiccano l’igiene personale delle persone incarcerate, le condizioni dei loro dormitori, la separazione in categorie (donne divise dagli uomini, giovani separati dagli anziani etc.), la qualità del cibo, la possibilità di svolgere attività ricreative e sportive e l’accesso ai servizi sanitari di base. Se rispettati in modo adeguato, tali principi possono contribuire in maniera sostanziale al benessere di chi, per un motivo più o meno grave, si è ritrovato dietro alle sbarre.

Il tema 2024

 

"È ancora nelle nostre mani combattere la povertà e la disuguaglianza": questo il tema dell’edizione 2024 del Mandela Day, che in Sudafrica tra le altre cose viene celebrato con un intero mese dedicato all’ex presidente del Paese, venuto a mancare il 5 dicembre 2013. Mandela si espresse sul tema dell’indigenza dichiarando: "Come la schiavitù e l'apartheid, la povertà non è naturale. È fatta dall'uomo e può essere superata e sradicata dalle azioni degli esseri umani"; parole, queste, che rappresentano un chiaro promemoria di come sia necessario fare di più per combattere il flagello dell'ineguaglianza a tutti i livelli. L’evento - che sarà ricordato anche con diversi appuntamenti in giro per l’Italia, tra Asti, Milazzo, Reggio Emilia e Ravenna - presenta insomma un’occasione per riallineare le nostre energie collettive e costruire un mondo più equo e rispettoso, il che include prendersi cura dei più vulnerabili tra di noi e fornire all’intera umanità una speranza per un domani migliore.

Gli obiettivi

 

Sono cinque i principali obiettivi del decennio che stiamo attualmente vivendo e che l’ONU ha dedicato a Nelson Mandela. La prospettiva è dunque quella di riuscire a raggiungerli tutti entro e non oltre il 2029, un traguardo senza ombra di dubbio complesso ma sul quale sono ancora in molti a puntare (d’altra parte, si sa, la speranza è pur sempre l’ultima a morire). Il primo di questi è legato al cibo e alla nutrizione: l’ONU punta infatti a ridurre la fame nelle famiglie fornendo pasti nutrienti ed eliminare la malnutrizione e il rallentamento della crescita nei bambini più piccoli. In secondo luogo, l’organizzazione della Giornata Mandela mira ad assicurare un'istruzione di qualità a tutti i bambini e garantire loro un adeguato sviluppo nella prima infanzia, così come l'accesso a risorse educative. Inoltre, si sta cercando di garantire un tetto sopra la testa alle famiglie ed eliminare la presenza dei senzatetto. In aggiunta, soprattutto dopo l’esperienza del Covid-19, si sta cercando di fornire servizi igienico-sanitari sicuri in ogni scuola e facilitare l'accesso a servizi igienico-sanitari sicuri in tutte le comunità. Infine, tra gli obiettivi del Mandela Day ci sono gli sforzi per destinare più risorse possibili al sostegno di progetti per l’eliminazione della povertà e incoraggiare la partecipazione pubblica nello sradicamento di questa piaga.