Roma, 26 agosto 2018 - E' morto Neil Simon, drammaturgo e sceneggiatore americano. Malato da tempo, si è spento, a causa delle complicazioni di una polmonite, in una clinica di Manhattan, New York, circondato dall'affetto della sua famiglia. Soffriva di insufficienza renale e nel 2004 aveva subito un trapianto, grazie a un organo donato dal suo agente e amico di vecchia data Bill Evans. Proprio lui ne ha annunciato la morte. Nato nella Grande Mela nel 1927, è stato il più prolifico e tra i più acclamati autori teatrali della seconda metà del Novecento: suoi sono alcuni dei maggiori successi di Broadway. Re della commedia, le sue opere sono state tradotte e rappresentate in tutto il mondo. Molte sono state adattate per il cinema: tra le più note si ricordano A piedi nudi nel parco (1963), La strana coppia (1965), Appartamento al plaza (1968). Per Lost in Yonkers (1990) ha ricevuto il Premio Pulitzer per la drammaturgia e il Tony Award al miglior spettacolo.
La sua ultima opera - "Rose's Dilemma" - risale al 2003. Anche nella fase matura della sua carriera - quella di lavori più complessi e ispirati al suo privato come "Il prigioniero della seconda strada" - una delle chiavi del suo successo è stato il mettere al centro delle sue storie il borghese americano medio, con le sue paure, le sue frustrazioni e le sue piccole manie, tramite personaggi nei quali si riconoscevano migliaia di spettatori che affollavano i teatri per poter ridere prima di tutto di loro stessi. Intensa fu anche la sua attività di sceneggiatore per il grande schermo, spesso per adattamenti cinematografici delle sue opere.
PREMI - Simon ha ricevuto in totale quattro Tony Awards, il Premio Kennedy, quattro Writers Guild of America Awards, l'American Comedy Awards alla carriera e, nel 1983, un teatro a Broadway è stato ribattezzato con il suo nome. Nel 2006 ha vinto il Mark Twain Prize for American Humor. In un'intervista del 1997 al Washington Post, Simon rifletteva sul suo successo: "So di aver raggiunto l'apice. Non c'è denaro di cui potrei avere ancora bisogno. Non ci sono altri premi che possono darmi. Non ho motivo di scrivere tranne che sono vivo e mi piace farlo".