Lunedì 8 Luglio 2024
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Nastri d'Argento 2018, stravince 'Dogman' di Matteo Garrone

Otto premi al film già premiato a Cannes. A 'Loro' di Paolo Sorrentino i riconoscimenti per la sceneggiatura e gli attori Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak e Riccardo Scamarcio Weekend al cinema: quali film vedere e perché

Stravince Dogman di Matteo Garrone ai Nastri d’Argento 2018

Stravince Dogman di Matteo Garrone ai Nastri d’Argento 2018

Taormina, 30 giugno 2018 -  Miglior film, migliore regia, due migliori attori protagonisti, produzione, scenografia, sonoro, montaggio, casting director. L’asso pigliatutto dei Nastri d’argento 2018 è Matteo Garrone, regista di 'Dogman', plurpremiato alla 72° edizione dei riconoscimenti assegnati ogni anno dal Sngci, il sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani.

Ex aequo il Nastro al migliore attore protagonista, che è andato sia Edoardo Pesce che a Marcello Fonte, un trionfo assoluto in una edizione di nomination 'pesanti', come quelle di Luca Guadagnino e Paolo Sorrentino, che vince il Nastro per la migliore sceneggiatura, quella di 'Loro', scritto insieme con Umberto Contarello. Grazie al film di Sorrentino arrivano i nastri anche Elena Sofia Ricci, migliore attrice protagonista, a Kasia Smutniak, migliore attrice non protagonista, a Riccardo Scamarcio, migliore attore non protagonista. È la storia parla di due mondi che si incontrano e scontrano: quello della periferia romana e quello borghese e liberal della politica raccontata da Riccardo Milani in “Come un gatto in tangenziale”, film che si è portato a casa il premio per la migliore commedia, così come i Nastri vanno ai due protagonisti (migliore attore e migliore attrice di una commedia), Paola Cortellesi e Antonio Albanese.

Sul palco del magnifico Teatro Antico di Taormina, due premi per la musica sono andati a Pivio e Aldo De Scalzi con le liriche di 'Nelson', e per la migliore canzone, 'Bang Bang', vanno a 'Ammore e malavita' dei fratelli Manetti; premiata Serena Rossi che interpreta la canzone. Tra gli attori del musical napoletano un riconoscimento anche a Claudia Gerini con il Premio Nino Manfredi mentre il Nastro d’argento per il migliore soggetto va a Luciano Ligabue per 'Made in Italy'. Il rocker premiato anche come regista con il nastro d’argento - Hamilton behind ther camera award, “importato” da Hollywood.

Weekend al cinema: quali film vedere e perché

Due i Nastri alla carriera di queste edizione decisi dal direttivo del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, per Gigi Proietti, premiato a Roma, e per Massimo Ghini che festeggia così i suoi primi 40 anni di carriera. E dopo aver già consegnato a Roma Nastri Speciali a Paolo Taviani e al lungometraggio animato 'Gatta Cenerentola', in Sicilia un riconoscimento va a 'Nome di donna' di Marco Tullio Giordana, protagonista Cristiana Capotondi, film che tocca il tema della molestie sui luoghi di lavoro con un invito a rompere l’omertà. A Edoardo Leo il Premio Persol - Personaggio dell’anno come protagonista di 'Smetto quando voglio - Ad honorem', per 'Io c’è', il film, Edoardo Leo e Alessandro Aronadio.

Premi tecnici di quest’edizione, infine, per la fotografia (Gianfilippo Corticelli) a 'Napoli velata' di Ferzan Ozpetek, per i costumi (con Nicoletta Taranta) a 'Agadah' e 'A ciambra', per il sonoro in presa diretta (Maricetta Lombardo) ex aequo a 'Dogman' e 'L’intrusa'. E al film di Matteo Garrone è andato anche il premio per la scenografia (Dimitri Capuani). A Taormina l’ultima manche di un palmarès che in un anno speciale per il cinema italiano ha segnalato anche il valore di protagonisti della stagione come Gabriele Salvatores (Nastro 'Argentovivo' cinema&ragazzi) autore di 'Il ragazzo invisibile - Seconda generazione', Paolo Virzì (Ella&John) e Vittorio Storaro per la 'cinematografia' di 'La ruota delle meraviglie' di Woody Allen. E ancora, nei mesi passati a Roma per la fiction, e a Lamezia Terme, sono stati consegnati i Nastri della legalità, nati quest’anno in collaborazione con il festival Trame: premiati 'Prima che la notte' di Daniele Vicari e 'Nato a Casal di Principe' di Bruno Oliviero. I Premi 'Guglielmo Biraghi' per gli esordienti sono andati a Euridice Axen ('Loro') e ai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, anche vincitori della migliore opera prima, 'La terra dell’abbastanza'.