Mercoledì 2 Ottobre 2024

Napoleon. Un kolossal imperiale, ma quanti errori

Napoleon, il film di Ridley Scott con Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby, narra la fulminea ascesa di Napoleone Bonaparte e la sua relazione con Joséphine. Le scene di battaglia sono realistiche e spettacolari, ma ci sono polemiche per alcuni errori storici. La recensione del Guardian è entusiasta.

Napoleon. Un kolossal imperiale,  ma quanti errori

Napoleon. Un kolossal imperiale, ma quanti errori

Dopo le proiezioni per la stampa Usa, sono arrivate ieri le prime reazioni a Napoleon, il film su Napoleone Bonaparte diretto da Ridley Scott, scritto da David Scarpa con l’attore premio Oscar (Joker) Joaquin Phoenix nei panni di Bonaparte e Vanessa Kirby (principessa Margaret nelle prime due stagioni di The Crown) nel ruolo della moglie, l’imperatrice Joséphine. Napoleone uscirà il 22 novembre nel Regno Unito e negli Stati Uniti e il 23 novembre in Italia in una versione lunga due ore e 38 minuti, mentre una seconda versione, lunga quattro ore, debutterà poi su Apple TV+.

La storia narra la fulminea ascesa di Napoleone, da comandante di artiglieria a imperatore di Francia, ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Joséphine, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate, da Austerlitz a Waterloo. Il film si apre con una brillante vittoria militare a Tolone nel 1793, dove il maggiore ventiquattrenne catturò l’artiglieria della città e la scagliò contro le navi spagnole e britanniche che occupavano il porto.

Non mancano però le polemiche: Ridley Scott, già con la diffusione dei pochi minuti del promo, era stato accusato di aver fatto diversi errori storici. Aver piazzato Bonaparte ad assistere alla decapitazione di una Maria Antonietta dai capelli corti e crespi: in realtà lui non sarebbe mai stato presente, e lei i capelli li avrebbe avuti invece lunghi e bianchi. Altro errore: far sparare un colpo di cannone durante la campagna in Egitto contro le piramidi: impossibile da immaginare dato l’amore di Bonaparte le opere antiche. E ancora: Scott fa ripercorrere la vita dell’imperatore dai suoi giorni come giovane ufficiale fino al suo esilio sull’isola di Sant’Elena da Josephine, sebbene Josephine sia morta sette anni prima di lui. Licenze poetiche?

Ora, vista l’opera intera, se da alcuni critici Napoleon è stato elogiato per la sua portata epica e soprattutto per le scene di battaglia, non convince tutti la regia “esagerata” ("Scott morde più di quanto possa gestire", titola Variety), e la durata del film: "Nonostante tutta la sua forza, l’atmosfera e le battaglie magistramente coreografate, Napoleon è un arazzo storico troppo dilatato e vasto per risultare avvincente, in particolare quando il focus si allontana dalla coppia principale", è il giudizio di The Hollywood Reporter.

Entusiasta, invece, la reazione del Guardian, con una recensione da cinque stelle: "Ridley Scott rinuncia al peso simbolico attribuito ai precedenti film biografici in favore di uno spettacolo con una grande star al centro. Scott non intrattiene il pubblico con trovate metafisiche e certamente non disprezza i piaceri “antiquati“ del puro spettacolo. E Phoenix è la chiave di tutto". Con un Napoleone è fuori dai canoni dei kolossal che l’hanno preceduto: fragile, financo terrorizzato. E soprattutto, innamorato pazzo.

Monica Guerci