Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

‘Napoleon’ di Ridley Scott infiamma le polemiche

‘Napoleon’ di Ridley Scott infiamma le polemiche

Napoleon di Ridley Scott (foto Ansa)

Napoleone Bonaparte è una delle figure più complesse e controverse della storia moderna e continua a suscitare un ampio dibattito tra gli storici. Alcuni lodano le sue capacità militari e le riforme introdotte, mentre altri criticano il suo autoritarismo e l'ambizione imperiale che portò a lunghi periodi di guerra in Europa. Questa volta il condottiero nativo della Corsica è finito nel mirino delle polemiche in seguito all’uscita al cinema di ‘Napoleon’, l’ultimo film di Ridley Scott con Joaquin Phoenix nei panni dell'imperatore francese e Vanessa Kirby nel ruolo di Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone (da cui poi divorziò per sposare Maria Luisa d’Austria). Nel giorno della prima proiezione della pellicola in Francia, alcuni spettatori hanno elogiato la grandiosità epica della produzione, mentre altri sono rimasti delusi dalle inesattezze storiche presenti nel film.  

Inizio

Una prima critica è stata fatta da parte del pubblico per un errore storico iniziale. Nelle prime scene di ‘Napoleon’ si immagina che Bonaparte abbia assistito alla decapitazione di Maria Antonietta nel 1793. Ma, in base alle fonti disponibili, si sa che Napoleone che, in quel momento, era impegnato nell’assedio di Tolone. Nel film di Ridley Scott, oltretutto, la presa di questa città viene rappresentata come un evento svoltosi nel corso di una notte. In realtà l’attacco militare, in cui furono impegnati migliaia di uomini francesi e inglesi, durò quattro mesi, nell’autunno di quello stesso anno. Napoleone fu una mente brillante dei combattimenti, ma decisivo per la vittoria fu il comando della spedizione era del Generale Jacques François Coquille, noto come Dugommier. La pellicola con protagonista Phoenix, inoltre, non si sofferma sulle campagne in Italia da parte di Bonaparte, che lo fecero diventare un eroe in Francia.

Altre incongruenze

La narrazione di ‘Napoleon’ di Ridley Scott semplifica e altera ulteriori eventi storici significativi. Ad esempio, la conquista dell'Egitto è rappresentata come una vittoria facile contro gli ottomani, ignorando le difficoltà reali che Napoleone affrontò, inclusi problemi con i suoi comandanti subalterni, la distruzione della flotta da parte dell'ammiraglio inglese Lord Nelson e il fallimento del’invasione della Siria. Contrariamente a quanto suggerito nel film, inoltre, il ritorno di Napoleone in patria non fu causato da gelosie amorose legate alla sua passione sfrenata per Giuseppina, ma dalla difficile situazione politica e militare. Secondo i detrattori, è un po’ troppo semplificata anche la battaglia di Austerlitz, che si ridurrebbe a una lotta tra pochi uomini nella neve, mentre, in realtà, coinvolse 180.000 soldati e durò un'intera giornata. Determinante fu l'abilità tattica di Napoleone nell'usare le alture circostanti e nell'ingannare gli avversari con false richieste di pace. Il condottiero inglese Sir Arthur Wellesley, duca di Wellington, è interpretato da Rupert Everett. A differenza di quello che si vede nel film, Wellington e Bonaparte non si incontrarono mai. Molti non hanno apprezzato nemmeno il racconto, ritenuto da qualcuno troppo melodrammatico, del rapporto tra Napoleone e Giuseppina. Anche quando divorziarono - per la mancanza di un erede maschio che Bonaparte tanto desiderava – Giuseppina mantenne ampi privilegi e continuò a essere importante nella vita del militare e del politico.

La replica

Dopo aver concluso le riprese di ‘The Last Duel’, Ridley Scott ha immediatamente iniziato a cercare un attore per ‘Napoleon’ – un progetto che il regista teneva da tempo nel cassetto – e, alla fine, ha scelto Joaquin Phoenix, che lo aveva colpito nella sua interpretazione di ‘Joker’. In lista c’era anche un altro artista, ma Scott ha detto che non intende rivelarne il nome. Per il ruolo di Giuseppina, inizialmente si era pensato a Jodie Comer, che però era impegnata in altri lavori, dunque la scelta è ricaduta su Vanessa Kirby (la principessa Margaret nelle prime due stagioni di ‘The Crown’). In risposta alle critiche, Scott ha sottolineato che la sua intenzione non era quella di essere storicamente preciso, ma di portare sullo schermo diverse versioni e suggestioni che hanno contribuito a creare il mito di Napoleone, giunto fino a noi con tanti risvolti contrastanti.