Sabato 22 Febbraio 2025
LETIZIA CINI
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Musei, Raffaello YouTuber e Frida Kahlo va su Google

Mostre e gallerie sono chiusi per lockdown, ma la Rete offre alternative alle visite: un canale dedicato al Divin Pittore. Una collezione digitale celebra Klimt

Pontormo, Cena in Emmaus (1525)

Firenze, 12 aprile 2020 - L’arte al tempo del Covid-19. Esiste, ma com’è possibile goderne in epoca di lockdown? La soluzione è a portata di clic. Viaggiare senza bagagli, muovendosi pur restando immobili. Come Salgari. Alla ferita economica – Pasqua e ponti del 25 aprile e del 1° maggio inclusi, secondo le stime, faranno registrare un totale di 10,5 milioni di viaggiatori svaniti, pari a 3,3 miliardi di entrate perdute – si somma quella dell’anima, orfana della bellezza, che va ricercata in Rete. Ma la cultura in questa quarantena contro il Coronavirus non si ferma, entra nelle case con tantissime proposte: dai musei da visitare online con dei veri e propri tour virtuali, ai monumenti più famosi del mondo che si possono ammirare, alle mostre interattive, fino a quelle di Google Arts&Culture.

Tante, infinite le proposte, che spaziano dalle gallerie di buona parte del globo alle esposizioni. Fra tutti, nel carnet degli eventi per i 500 anni della morte di Raffaello Sanzio (1483-1520), gli omaggi al ’Divin Pittore’: il tour dei Musei Vaticani, dove si trovano le celebri Stanze di Raffaello, e la grande mostra intitolata al genio di Urbino alla Scuderie del Quirinale, su Youtube con una canale dedicato a Raffaello. Inaugurata il 5 marzo e sospesa solo tre giorni dopo in seguito all’emergenza Coronavirus, la grande esposizione allestita nelle sale delle Scuderie del Quirinale vive ora nei computer, nei video e nelle tv di appassionati e semplici curiosi che durante questa quarantena visitano online un vero, attesissimo evento. È Pasqua nell’arte per gli Uffizi che da oggi su Facebook ’raccontano’ in video cinque capolavori a tema della collezione delle Gallerie, illustrati da speciali Ciceroni. Si parte con l’Ecce Homo di Antonio Ciseri e poi ecco la Croce sagomata con scene della Passione di Cristo di un artista duecentesco noto come Maestro della Croce 432, il Compianto sul Cristo morto di Fra’ Bartolomeo, il Cristo risorto di Rubens e la Cena in Emmaus di Pontormo. Sul sito del museo fiorentino anche la mostra virtuale Il racconto della Pasqua, con 42 immagini in HD, dipinti di Tiziano, Perugino, Giottino.

Operativo il Mibact, che offre a tutti attività digitali gratuite per una Pasqua e Pasquetta all’insegna dell’arte. Virtual tour, palinsesti video su YouTube e una nuova campagna social che gioca sulla somiglianza tra le persone e i ritratti nelle opere d’arte dei musei italiani. «Un’iniziativa digitale per ricordarci quanto sia importante non perdere il contatto con il patrimonio culturale italiano», le parole del ministro Dario Franceschini, che ha convocato per martedì prossimo un’audizione alla Camera in videoconferenza proprio sulle sofferenze del settore.

Per chi ama viaggiare più lontano, ovviamente con la fantasia, la National Gallery di Londra offre sul suo sito un viaggio pasquale alla scoperta della storia della Passione di Gesù, attraverso i dipinti della sua storica collezione. Si va dalla Lavanda dei piedi del Tintoretto all’Agonia del Bellini, fino alla Crocifissione Gavari di Raffaello. Ben 33 i musei sparsi nel mondo riuniti da Google Arts in nome di Frida nella collezione digitale delle opere della pittrice messicana: Faces of Frida, fotografie, lettere con Diego Rivera e Tina Modotti, pagine del suo diario, abiti e moltissimi oggetti appertenuti all’icona Kahlo.  Dedicato al maestro austriaco, Klimt e il Palazzo Stoclet, incentrata sul famoso Albero della Vita creato per il Palazzo Stoclet di Bruxelles. Il fregio è stato preceduto da cartoni preparatori oggi conservati a Vienna.  E nella capitale austriaca visitabile online su Google Arts il museo del Belvedere, che ospita la più grande collezione di opere di Gustav Klimt. Compreso il celeberrimo Bacio.

Controtendenza il critico Vittorio Sgarbi: «Accessi sicuri alle mostre come al market». «Augurandoci che la cultura possa essere il primo riferimento in Italia, chiedo che tra le prime cose che si aprano, ci siano i musei e le mostre». A scriverlo è Vittorio Sgarbi, che ha lanciato un appello finito anche sulla piattaforma Change.org. «Si faccia come con i supermercati, che sono così fondamentali per i beni primari – scrive Sgarbi, nella lettera firmata da critici d’arte, scrittori e semplici cittadini –. Rispettando il contingentamento che viene applicato per chi va nei supermercati, chiedo, e spero che tanti con me lo chiedano, che musei e mostre siano riaperti il prima possibile, già subito dopo Pasqua. Si perde la Pasqua come grande occasione di movimento e le persone continueranno a stare in casa ma, quando usciranno, non sia tardiva la riapertura dei musei, si dica che possono venire per vedere le sale. In ogni sala, non più di 10 persone, a un metro di distanza...Riapriamo i musei, a numeri contingentati, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza».