Giovedì 19 Dicembre 2024
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Morto Ryuichi Sakamoto: musicista, instancabile sperimentatore

Si è spento a 71 anni a causa di un tumore: oltre quarant'anni di carriera e un Oscar per la colonna sonora de ‘L'ultimo imperatore’ di Bernardo Bertolucci

Il compositore Ryuichi Sakamoto

È morto, all'età di 71 anni, il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto, dopo una lunga battaglia contro il cancro. La scomparsa è avvenuta martedì 28 aprile ma la notizia è stata resa nota dalla sua agenzia a distanza di qualche giorno: al funerale, su volontà del compositore, sono stati presenti solo familiari e amici stretti. Considerato uno dei primi a sperimentare il mix tra musica etnica orientale e l'elettronica occidentale, Sakamoto ha ricevuto nella sua carriera numerosi riconoscimenti, uno su tutti il premio Oscar nel 1987 per la colonna sonora de ‘L'ultimo imperatore’, il film diretto dal maestro del cinema italiano Bernardo Bertolucci.

La prima diagnosi

Nel luglio del 2014, all'improvviso, l'annuncio della diagnosi di tumore alla gola, fatto attraverso una lettera pubblicata sul sito personale del musicista, e la conseguente cancellazione di tutti gli impegni. All'epoca Sakamoto aveva 62 anni. L'anno successivo, il sollievo: "Ringraziando tutti, sono in gran forma", aveva fatto sapere via web. "Sto pensando di tornare al lavoro". Era tornato sulle scene con la colonna sonora di "Revenant – Redivivo" di Alejandro González Iñárritu, firmata insieme ad Alva Noto e nel 2017 con un nuovo album da solista, "async", dopo quasi otto anni di silenzio.

La seconda malattia

Lo scorso anno Sakamoto aveva reso nota una nuova diagnosi di cancro al quarto stadio, questa volta a entrambi i polmoni. Nonostante la strenua lotta contro la malattia, per il compositore appassionato di Beatles e Debussy non c'è stato nulla da fare. Al mondo lascia un'eredità composta da oltre settanta opere da solista in cui ha spaziato tra i generi pop, ambient, bossa nova, world music e musica neoclassica, più i lavori per il cinema, i miscellanea e le antologie, per un totale di oltre 150 titoli. L'ultimo album, "12", del 2023, è un vero e proprio testamento: dodici tracce in cui, enigma dopo enigma, il musicista nipponico ha documentato il suo rapporto con l'indesiderato "compagno di viaggio" che alla fine lo ha portato via.

Sakamoto e il cinema

Ryuichi Sakamoto, nato a Nakano (Tokyo) nel 1952, è stato il fondatore nel 1978 del gruppo di successo internazionale Yellow Magic Orchestra: la loro "Behind the Mask" fu d'ispirazione per Michael Jackson prima, ed Eric Clapton poi. La prima colonna sonora, intitolata "Forbidden colours", è del 1983 per il film “Merry Christmas Mr. Lawrence - Furyo", che vede David Bowie, all'epoca 36enne, nei panni del protagonista. Da allora l'ascesa è inarrestabile. Il sodalizio con Bertolucci porta a capolavori quali “Il té nel deserto” (1990) e “Il piccolo Buddha” (1993). Poi le collaborazioni con i migliori registi in circolazione, da Pedro Almodovar (“Tacchi a spillo”, 1991) a Brian De Palma (“Snake eyes”, 1998), fino a François Girard ("Seta", 2007). Nel 2021, Sakamoto era tornato anche al cinema italiano attraverso le musiche di "Beckett", di Ferdinando Cito Filomarino.

Le sperimentazioni, i valori e la famiglia

Instancabile sperimentatore, Sakamoto ha avuto un ruolo fondamentale anche nel mondo dei videogiochi, grazie alla collaborazione con la nota casa di produzione SEGA, per la quale ha ideato il suono di avvio della console Dreamcast. Già convinto ambientalista e fondatore dell'organizzazione naturalistica More Trees, a seguito del disastro di Fukushima del 2011, il compositore nipponico era diventato anche una figura di spicco del movimento antinucleare. Con due matrimoni terminati in due divorzi, Ryuichi Sakamoto lascia la figlia Miu Sakamoto, 43, cantante J-pop, avuta insieme alla pianista Akiko Yano.