Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Morte Matthew Perry, medico sospeso: ha ammesso di aver fornito dosi crescenti di ketamina alla star di Friends

Mark Chavez, rilasciato su cauzione di 50mila dollari, rischia 10 anni di carcere. Si stringe il cerchio su un altro medico, accusato di aver creato un sistema per “spennare” l’attore e sulla “regina della ketamina”

Matthew Perry e a fianco una foto della star ai tempi di Friends e l'omaggio floreale degli ammiratori

Matthew Perry e a fianco una foto della star ai tempi di Friends e l'omaggio floreale degli ammiratori

Roma, 31 agosto 2024 – Si stringe il cerchio intorno alle cinque persone, due medici e tre collaboratori-amici, accusati della morte della della star di "Friends” Matthew Perry. È stato sospeso il medico Mark Chavez, 54 anni, di San Diego. Lo ha deciso un tribunale federale degli Stati Uniti, dopo che il medico, comparso ieri in tribunale a Los Angeles, ha ammesso di aver fornito dosi sempre crescenti e pericolose di ketamina all'attore, approfittando del suo passato da tossicodipendente e della sua disponibilità economica. Chavez è stato rilasciato su cauzione di 50.000 dollari da un tribunale di Los Angeles.

Il medico 54enne ha patteggiato con i pubblici ministeri all'inizio del mese e rischia 10 anni di carcere. Ha ammesso di essersi procurato l'anestetico chirurgico da spacciare a Perry prendendolo nella sua ex clinica e attraverso un distributore di farmaci all'ingrosso presentando una prescrizione falsa. Chávez è la terza persona a dichiararsi colpevole, dei cinque imputati per l'overdose che ha ucciso l'amatissimo Chandler Bing di Friends il 28 ottobre scorso, trovato morto nella sua vasca idromassaggio. Secondo l'accusa, l'altro medico, di nome Salvador Plasencia, avrebbe fornito ketamina a Chavez. 

Le altre due persone coinvolte, un assistente che viveva con lui e un conoscente, hanno accettato di dichiararsi colpevoli. In particolare, un conoscente dell'attore ha ammesso di aver agito come corriere e intermediario della droga, e il suo assistente, Kenneth Iwamasa, che lo ha trovato morto nella piscina idromassaggio della villa di Pacific Palisades, ha ammesso di averlo aiutato a procurarsi e a iniettarsi la ketamina il giorno della morte.

Chavez e i due amici di Perry stanno aiutando i procuratori a incriminare i due principali imputati: Plasencia, accusato di aver messo in piedi un sistema per "spennare” l'attore, vendendogli illegalmente la sostanza nelle settimane precedenti al decesso, e la “regina della ketamina” Jasveen Sangha, che ha spacciato all'artista la dose letale. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli e sono in attesa del processo (previsto per l'autunno).