Giovedì 3 Ottobre 2024

Morte Matthew Perry, uno dei medici si dichiara colpevole di aver fornito la ketamina all’attore

Gli inquirenti stanno stringendo il cerchio sui due principali imputati, che avevano messo in piedi la "vasta rete clandestina" che procurava quantità sempre crescenti del farmaco all'attore

Il medico Mark Chávez e l'attore Matthew Perry (Afp)

Il medico Mark Chávez e l'attore Matthew Perry (Afp)

Los Angeles, 3 ottobre 2024 – Un'altra ammissione di colpa nel caso sulla morte dell'attore Matthew Perry, avvenuta il 28 ottobre dell’anno scorso. Uno dei medici imputati, Mark Chávez, si è dichiarato colpevole davanti a un giudice di Los Angeles dell'accusa di associazione a delinquere. In agosto il 54enne medico di San Diego ha confessato agli inquirenti di aver aiutato gli altri quattro imputati a rifornire illegalmente di ketamina l'attore, approfittando del suo passato da tossicodipendente e della sua disponibilità economica. È stata proprio un'overdose del potente anestetico a provocare il decesso del Chandler Bing di ‘Friends’, a 54 anni.

Nel suo accordo con la procura, Chávez ha ammesso che si procurava la sostanza dalla sua ex clinica e da un distributore di farmaci all'ingrosso con ricette false. Il medico, terzo imputato a dichiararsi colpevole, rischia fino a 10 anni di carcere ed è libero dopo aver pagato una cauzione di 500.000 dollari (ma senza passaporto né licenza medica). La sentenza arriverà il 2 aprile del prossimo anno. Prima di lui hanno patteggiato un conoscente di Perry, che ha ammesso di aver agito come corriere della droga, e l'assistente dell'attore, Kenneth Iwamasa, che lo ha aiutato a iniettarsi la ketamina il giorno della morte e lo ha poi trovato senza vita nella piscina idromassaggio della sua villa di Pacific Palisades.

In cambio di una riduzione della pena, i tre stanno collaborando per incastrare i due principali imputati: il medico Salvador Plasencia, accusato di essere la mente dietro alla "vasta rete clandestina" che procurava quantità sempre crescenti e pericolose di farmaco all'attore, e la 'regina della ketamina' Jasveen Sangha, che ha spacciato all'artista la dose letale. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli e sono in attesa del processo previsto per marzo.