Sabato 6 Luglio 2024

Monica Bellucci Globo d’Oro alla carriera: “Macché diva: sono sempre la stessa ragazza appena uscita dal liceo”

L’attrice a Roma per ritirare il premio: "La Francia è nel mio cuore, ma potrei tornare a vivere in Italia. Dopo 40 anni in giro per il mondo sarebbe bello tornare un po' qui”. Intanto l’attende la Mostra di Venezia con “Beetlejuice 2” diretto dal suo nuovo amore Tim Burton

Monica Bellucci, 59 anni

Monica Bellucci, 59 anni

Roma, 4 luglio 2024 –  Nata 59 anni fa a Città di Castello, baciata da bellezza e sensualità inarrivabili _ mantenute con invidiabile naturalezza e serenità nella maturità _ Monica Belluci è si è trasformata con rara intelligenza da supertomodel in attrice internazionale apprezzatissima non solo dal pubblico ma anche dalla critica.  Passata con grazia e _ via via, sempre più, nel corso degli anni _ con intensità e una personalità sfaccettata tra autoironia (vedere per credere l’episodio su di lei dell’originale francese “Call My Agent!”, 2018) e toni drammatici, Monicà ha costruito negli anni una solida carriera da interprete che l’ha vista protagonista del cinema italiano d’autore (“Malèna”, 2000, con Tornatore; “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, 2003;  "N (Io e Napoleone)”, 2006, e “Siccità”, 2022, di Paolo Virzì, 2006; “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher, 2014)  come di tanti film internazionali, partendo dalla Francia dove ha vissuto con l’ex marito Vincent Cassel  (“Irréversible”, di Gaspar Noé, 2002; “Dobermann”, 1997, di Jan Kounen e “L'appartement”, di Gilles Mimouni, ‘96, per il quale è stata candidata al César) per arrivare a Hollywood e dintorni: dopo la breve comparsa nel “Dracula” di Coppola del ‘92, i due “Matrix” 2003, “La passione di Cristo” di Mel Gibson (2004), “007 Spectre” di Sam Mendes (2015), “On the Milky Road” di Kusturica (2016), fino al successo di “Mafia Mamma” di Catherine Hardwicke (2023), in cui ha letteralmente oscurato la coprotagonista diva Usa Toni Collette, fino _ appunto _ al prossimo venturo “Beetlejuice 2” di Tim Burton. Tante esperienze all'estero, insomma, uno status di diva internazionale conclamato: ma l'attrice _ la cui figlia Deva sta seguendo le sue orme tra la moda e il cinema: in questi giorni è la doppiatrice italiana con accento francese di Noia/Ennui in “inside Out 2” - assicura di essere rimasta sempre la stessa ragazza "uscita dal liceo".

"La Francia è nel mio cuore, ma potrei tornare a vivere in Italia. Dopo 40 anni in giro per il mondo sarebbe bello tornare un po' qui. A Roma? Non lo so, vediamo che succede. Il mio luogo del cuore è Villa Borghese". Così Monica Bellucci in un incontro con la stampa a Roma. L'attrice è atterrata nella Capitale per ricevere il premio alla Carriera del Globo d'Oro, i premi dell'Associazione della Stampa Estera in Italia. "Ovunque io sia, mi sento profondamente italiana. Infatti l'unico passaporto che ho è quello italiano. Ma a volte - ha raccontato l'attrice- mi succede di sentirmi straniera dappertutto. La Francia è nel mio cuore, vivo lì da tanti anni. Non c'è differenza per me, considero italiani e francesi come dei cugini perché è c'è una cultura che ci unisce da sempre: il cinema italiano - ha spiegato Bellucci - ha sempre fatto parte del cinema francese e viceversa, siamo sempre stati d'ispirazione gli uni per gli altri. Tanti attori come Mastroianni o Cardinale hanno lavorato in Francia".

Con “Beetlejuice 2” Bellucci è attesa al Lido di Venezia insieme a Burton (il suo nuovo compagno, ndr) e a tutto il cast: è il film scelto per inaugurare fuori concorso alla fine di agosto l'81esima edizione della Mostra del Cinema. "È stato stupendo sapere che 'Beetlejuice 2' aprirà la Mostra del Cinema di Venezia. Siamo stati tutti molto felici. Per me è stata un'esperienza artistica molto bella e sono molto felice di essere entrata nel mondo poetico e fantastico di Tim Burton", ha detto l'attrice. "Quando ho visto al cinema il primo film ‘con Michael Keaton ‘Spiritello porcello’, 1988, mai avrei pensato che un giorno avrei fatto parte del cast. Quello che mi piace del mio lavoro è l'imprevedibilità, succedono cose magiche. Una situazione analoga - ha ricordato Bellucci - che ho vissuto con Tornatore. Quando ho visto 'Nuovo Cinema Paradiso' ho avuto un forte desiderio di lavorare con lui e poi è arrivata 'Malèna'. Ma anche con 'Matrix'. Dopo averlo visto ho incontrato in America le Wachowski e ho avuto l'opportunità di lavorare con loro. E con 'Beetlejuice' è successo di nuovo".

Una carriera di successi che il Globo d'Oro ha riconosciuto con la consegna del Premio alla Carriera. "Sono molto onorata di questo riconoscimento, queste cose non sono mai scontate. Facciamo questo lavoro anche perché venga riconosciuto in qualche modo. È un percorso strano perché niente si decide a tavolino, è tutto legato all'istinto: tu fai un film con il cuore e non sai cosa succederà", ha dichiarato Bellucci, che ha fatto "tante pellicole italiane che per me hanno contato tantissimo come 'Malena', che mi ha aperto molte porte. Ringrazio tutti i registi italiani con i quali ho lavorato ma è vero anche che sono fuori da molti anni, il mio è un percorso internazionale e il fatto di non appartenere a nessuna famiglia del cinema ha fatto sì che io potessi ritrovarmi a lavorare con registri diversi tra di loro (ricordiamo anche Fuqua, Spike Lee, Rebecca Miller, Claude Lelouch, ndr) e universi particolari. E a volte - ha proseguito l'attrice- mi sono ritrovata spesso a raccontare donne in universi maschili, donne vittime di una società dominata dagli uomini. In un momento come questo in cui le donne hanno un impatto importante nella società mi rendo conto che inconsciamente le proprie scelte artistiche nascono dal bisogno interiore di raccontare qualcosa che ti riguarda".

La Bellucci ha poi menzionato "due registi importanti per me nel passaggio dei 50 anni, come Kusturica e Sam Mendes". Senza dimenticare che "sono stata la più anziana al fianco di James Bond", ha aggiunto sorridendo. La "anziana", dice lei, ma fascinosissima come davvero pochissime partner, di Daniel Craig (come Monica) ma non solo, nell’intera saga dell’agente segreto al servizio di sua Maestà.