Giovedì 16 maggio esce nelle sale cinematografiche italiane il film 'Mò Vi Mento - Lira di Achille', commedia politicamente scorretta che piglia di mira l'Italia tutta, quella della politica come quella delle persone comuni. La critica italiana non l'ha apprezzata in modo particolare, chissà se invece il pubblico lo premierà. MÒ VI MENTO - LIRA DI ACHILLE, IL FILM Sceneggiatura e regia sono state gestite a quattro mani da Francesco Gagliardi e Stefania Capobianco, entrambi al loro esordio lungo dopo avere realizzato insieme il documentario breve 'Mediterranean Diet, Example to the World' (2016, una sorta di elegia della cultura enogastronomica italiana). 'Mò Vi Mento - Lira di Achille' è una commedia che punta sul politicamente scorretto per mettere in scena un affresco delle meschinità dell'Italia di oggi, senza fare sconti a nulla e a nessuno. Nel cast troviamo i veterani Tony Sperandeo, Andrea Roncato, Alvaro Vitali e i più giovani Giovanni Scifoni, Enrica Guidi, Daniele Monterosi e Benedetta Valanzano. IL TITOLO, UNA DICHIARAZIONE D'INTENTI Il titolo del film è sin da subito una dichiarazione d'intenti: vengono evocati i movimenti dal basso, ma con la parola Movimento scritta in modo da significare "ora vi racconto frottole", e si fa esplicito riferimento alla Lira, vecchia moneta nazionale sostituita dall'Euro, affiancandola però all'iroso Achille (il poema epico 'Iliade' ruota attorno alle conseguenze rovinose dello scontro fra Achille e Agamennone e alla successiva ira del "piè veloce"). LA TRAMA Al centro della trama troviamo un aspirante scrittore che fa da portaborse (pagato in nero) a un ambizioso politico, intenzionato a scalare le vette del potere per diventare ricco e famoso. In mezzo ai due c'è una donna, erede di una multinazionale di profilattici: amata dal primo uomo, ambita dal secondo. Accanto a questo terzetto si muovono una serie di personaggi che animano complotti, segreti e bugie nel tentativo di ingrossare il proprio portafogli. IL TRAILER COM'È 'MÒ VI MENTO - LIRA DI ACHILLE', LE RECENSIONI In linea di massima la critica italiana ha espresso dubbi. Una prima ragione è che il film mette molta carne al fuoco, molti personaggi in scena e altrettante sottotrame, ma fatica a darsi ritmo e coerenza. La seconda obiezione più frequente riguarda il politicamente scorretto, che è stato giudicato poco riuscito: un conto è infatti non essere ossequiosi nei confronti delle "buone maniere", altro discorso è sparare a zero senza riempire di sostanza le battute di dialogo. Il rischio, in questo secondo caso, è di risultare superficiali e gratuiti: pecca nella quale spesso scivolano Francesco Gagliardi e Stefania Capobianco, costringendo i loro attori a mettere in scena delle macchiette. Leggi anche: - It 2, il trailer in italiano. Quando esce il film: tutto quello che c'è da sapere - Emilia Clarke è una poetessa, nel film 'Let Me Count The Ways' - Led Zeppelin, in lavorazione film celebrativo della band
MagazineMò Vi Mento - Lira di Achille, un film politicamente scorretto