Venerdì 19 Luglio 2024

Milano Unica. I tessuti italiani alla riscossa

L'ultima edizione di Milano Unica ha registrato un grande successo, con un aumento significativo di visitatori e espositori. L'evento ha confermato l'attrattività internazionale dell'industria tessile italiana, nonostante le sfide del settore. La crescita delle presenze da diversi paesi testimonia il prestigio dell'evento e il ruolo chiave dell'Italia nel panorama della moda.

Milano Unica. I tessuti italiani alla riscossa

Milano Unica. I tessuti italiani alla riscossa

di Eva Desiderio

Il giudizio è unanime: l’ultima edizione di Milano Unica, che si è chiusa l’11 luglio scorso, è stata bellissima. Piena di idee, proposte, ricerca, eccellenza e qualità, per un trionfo vero del Made in Italy per le collezioni di tessuti e accessori d’alta gamma per l’autunno-inverno 2025-26. Operatori soddisfatti, ottimi risultati nella comunicazione, scambi allo zenit e debutto molto positivo per il presidente della fiera che si svolge due volte l’anno a Milano Rho Pero, Simone Canclini. Si continua a lavorare con tenacia sull’economia circolare e la sostenibilità per ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni dei tessuti e sulle tutele sociali del lavoro. E si tira un sospiro di sollievo per la giustezza dell’anticipo delle date del salone da settembre a luglio perché la moda corre sempre più veloce e sulla qualità degli espositori e dei visitatori di Milano Unica. Forte l’incremento dei visitatori che hanno riempito per tre giorni gli stand: 5541 le aziende che hanno visitato Milano Unica (+19% sull’edizione di luglio 2023). Delle aziende visitatrici, 3403 le italiane (+11%) e 2138 straniere (+36%).

Una crescita internazionale ben distribuita su tutti i tradizionali mercati di sbocco dei tessuti e degli accessori presentati al salone. In particolare, si segnala l’aumento delle presenze di aziende provenienti da: Francia (+65%), Spagna (+60%), Cina (+55%), Germania (+47%), Gran Bretagna (+30%), Corea (+20%), Giappone (+16%), USA (+14%). Da segnalare, per la prima, volta la presenza di 22 aziende provenienti dagli Emirati Arabi Uniti.

"Un successo importante per l’edizione numero 39 con i prodotti uomo, donna e bambino e le aree dedicate a ricerca e tecnologia – dice Canclini, che è anche Ceo dell’azienda Canclini Tessile – a conferma della sua crescente attrattività a livello internazionale, sia per la completezza, che per la qualità della sua offerta. Tuttavia, rappresenta anche un’importante iniezione di fiducia, testimoniata dall’ampio gradimento da parte dei nostri espositori, sulle prospettive dell’industria dei tessuti e degli accessori Made in Italy, nonostante le difficoltà dai primi mesi dell’anno".

Rincuorate da questi risultati le 569 aziende espositrici, di cui 454 italiane pari al +18% su luglio 2023 e 115 europee, +47% su luglio 2023. Questi numeri portano a un totale di 700 espositori, +18% su luglio 2023. Nell’ambito della fiera del tessile non sono mancate alcune manifestazioni culturali come l’installazione ’Velvet Mi Amor’ di Stefano e Corinna Chiassai sulle meraviglie del velluto e la partecipazione di studentesse e studenti di IED Firenze con una capsule collection ’Timeless’ concepita con MinervaHub.

"Abbiamo vinto una sfida internazionale con questa edizion di Milano Unica – afferma Gabriele Godi, Ceo di Tessilgodi e alla guida dell’azienda fondata dal nonno Ovidio Godi come Lanificio e poi trasformata dal padre Raffaello Godi a Montemurlo (Prato) nel 1966 in Tessilgodi – anche perché l’offerta di Parigi con Premiere Vision si è molto abbassata. Noi imprenditori tessili italiani dei vari distretti siamo coesi, uniti in un progetto di grande rilancio del Made in Italy del tessuto, Prato con Biella e Como puntano sull’eccellenza e questo ha premiato gli imprenditori che investono per diventare il nuovo polo d’attrazione della moda. Quella delle aziende italiana è una vera coraggiosa riscossa – chiude Godi –. Vogliamo costruire un evento internazionale che si basa su scambi continui tra le associazioni degli industriali di settore, offendo servizi, cultura, ricerca. E le grandi aziende del lusso internazionale si sono accorte gli sforzi e ci premiano scegliendo i nostri prodotti di qualità".

Certo il momento che vive il tessile è delicato, il calo degli acquisti sfiora il 30% e talvolta persino il 40%, le stamperie di Como vivono ore drammatiche, ma la ripresa di Milano Unica fa davvero ben sperare per tutta la filiera.