Andare a Gorizia da Milano, partenza in piazza Duomo, è un’avventura che riserva anche la sorpresa di illustri compagni di viaggio. Incontri e dialoghi, dal 10 al 16 febbraio alla Libreria Mondadori Duomo, e dal 17 al 22 febbraio alla Libreria Bocca, accompagnano verso “GO! 2025 Nuova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025”, l’importantissimo evento che quest’anno porta alla ribalta la prima Capitale #borderless (transfrontaliera capitale continentale) della cultura: laboratorio della futura Europa, spazio cruciale per i baricentri geopolitici internazionali.
L’8 febbraio (giorno di nascita dell’ermetico italiano Giuseppe Ungaretti e della scomparsa del romantico sloveno France Prešeren, poeti grandissimi entrambi), nelle due città tagliate dal confine tra Italia e Slovenia, il via lo darà la stretta di mano tra il presidente Sergio Mattarella e l’omologa slovena Nataša Pirc Musar.
Due giorni dopo, a Milano, prenderà il via il cartellone che il direttore artistico Massimiliano Finazzer Flory, milanese-newyorkese nato a 8 chilometri dal Carso, ha costruito per riflettere insieme a tanti ospiti su un tema non solo geografico: "Confini, sconfinamenti e riconfinamenti. Ovvero, il confine diventa con fine, cioè obiettivo comune. Disegnato da voci della cultura e del pensiero che sono espressione brillante di un’aerea dove l’idea di confine coincide con il suo superamento". Così anche Mario Anzil, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, è venuto a garantire: "Eravamo nel Nord Est semisconosciuto, a presidiare il confine orientale, e ora siamo nel cuore dell’Europa. Caduta la nostra cortina di ferro, rivalità antiche si sono trasformate in opportunità d’amicizia".
La piacevolezza del rinnovamento si potrà gustare fin da lunedì 10 febbraio, ore 12, con lo chef friulano Andrea Berton, autore di Non è il solito brodo. In serata, ore 19, grande attesa per la Premio Campiello Federica Manzon, che in Alma ci porta a Trieste, sospesa tra confini sottili (che uniscono e dividono mondi diversi ed intrecciati). L’inimitabile prosciutto crudo regionale sarà offerto comunque a ogni appuntamento. L’11 febbraio, ore 18, il goriziano filosofo della musica Quirino Principe farà ritrovare Carlo Michelstaedter: filosofo goriziano ebreo italiano mitteleuropeo, che pensava in greco e perse la vita suicida a 23 anni, ma conquistò tutto il Novecento, protagonista del docufilm in uscita la prossima estate, scritto, diretto e coprodotto da Finazzer Flory (con Regione Friuli Venezia Giulia, RAI Cinema, Ministero degli Affari Esteri), con la partecipazione di Massimo Cacciari e Vittorio Sgarbi. E sabato 15 febbraio, ore 10, un’icona: il venerato riservato Francesco Tullio Altan, cartoonist discendente di antica nobiltà agraria friulana, molto amato. Non mancherà l’interesse del pubblico, 12 febbraio, ore 18, per Demetrio Volcic, storico corrispondente Rai, morto a Gorizia nel 2021. E il 13 febbraio, ore 18, per il confronto tra i contemporanei giornalisti Paolo Rumiz ed Ervin Hladnik Milharčič, sullo spettro della barbarie in Europa.
La prima settimana della rassegna si chiude domenica 16 febbario, ore 11, con Rodolfo Ziberna sindaco della città evoluta da ‘santa’ e ‘maledetta’ a Capitale europea della Cultura, ovvero Gorizia tra confini, autonomia e cooperazione Transfrontaliera.
Nella seconda parte del cartellone, alla Libreria Bocca, il 20 febbraio altra ospitalità eccellente, Gabriele Salvatores, in veste di presidente della Giuria dei “Corti senza confine”, arrivati da tanti Paesi europei in vista di GO! 2025. In altre date, presentazione di eventi espositivi: “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”, tra il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea a Monfalcone; invece al Vittoriano in Roma, la vetrina espositiva permanente sugli esuli istriani, fiumani e dalmati, primo passo verso il Museo del Ricordo da dedicare ai martiri italiani delle foibe.
Gran finale, il 22 febbraio, una sorta di spot sulla mostra che all’enigmatica seducente Leonor Fini, formatasi nella materna Trieste, dedicherà dal 26 febbraio il Palazzo Reale di Milano.