Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Film e serie tv, il meglio del 2020 secondo l'American Film Institute

Premiati fra gli altri i film 'Soul', 'Nomadland' e 'Da 5 Bloods' e le serie TV 'The Mandalorian', 'La regina degli scacchi' e 'Bridgerton'

La classifica dell'American Film Institute sui migliori film e le migliori serie tv

La classifica dell'American Film Institute sui migliori film e le migliori serie tv

Ogni anno l'American Film Institute (AFI) annuncia quali sono stati i migliori film e le migliori serie TV dei dodici mesi appena conclusi: un premio che viene assegnato collettivamente a dieci titoli per categoria e includendo nella celebrazione tutti coloro che hanno contribuito alla loro realizzazione. Dunque quelli che solitamente godono della ribalta, come registi e attori, ma anche le numerose persone che in ruoli chiave, spesso misconosciuti, lavorano alla riuscita complessiva di un prodotto.

La cerimonia di premiazione si terrà il 26 febbraio, in ritardo rispetto a quella precedente (che cadde a dicembre 2019) e senza persone radunate all'interno della medesima sala. Potremo infatti assistere sul canale YouTube dell'AFI a un montaggio di clip che, girate in luoghi differenti, spesso con dispositivi domestici, comporranno l'evento virtuale.

I premi dell'AFI per il 2020

I FILM DELL'ANNO Da 5 Bloods (Netflix) Judas and the Black Messiah (Warner Bros.) Ma Rainey’s Black Bottom (Netflix) Mank (Netflix) Minari (A24) Nomadland (Searchlight Pictures) One Night in Miami... (Amazon Studios) Soul (Pixar) Sound of Metal (Amazon Studios) Il processo ai Chicago 7 (Netflix) LE SERIE TV DELL'ANNO Better Call Saul (AMC) Bridgerton (Netflix) The Crown (Netflix) The Good Lord Bird (Showtime) Lovecraft Country (HBO) The Mandalorian (Disney+) Mrs. America (Hulu) La regina degli scacchi (Netflix) Ted Lasso (Apple TV Plus) Unorthodox (Netflix) AFI SPECIAL AWARD Hamilton (Disney+) Leggi anche: - Bridgerton, Netflix conferma la stagione 2 e la trama - Spike Lee paragona Donald Trump a Hitler - Covid, in Europa la crisi del settore culturale è devastante