Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Michela Murgia si è sposata in articulo mortis: “Ormai niente è scontato”. Pronto il suo testamento politico

“Ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale”. Fra qualche giorno le nozze simboliche con tutta la queer family

Michela Murgia si è sposata con Lorenzo Terenzi

Michela Murgia si è sposata con Lorenzo Terenzi

Roma, 15 luglio 2023 – Michela Murgia si è sposata. Lo ha fatto in articulo mortis. Ovvero in punto di morte. La scrittrice, malata di cancro (un carcinoma renale al quarto stadio) lo racconta sui social, postando un video del rito civile. Una cerimonia informale. Accanto alla Murgia c’è il marito Lorenzo Terenzi, fiorentino classe ‘88, in T-shirt. Lei indossa una camicia bianca, non ha il turbante che di solito le copre il capo senza capelli per via della chemioterapia. Nessun orpello in una cerimonia che ha solo lo scopo di ‘regolarizzare’ un’unione. Non a caso in sottofondo al filmato c’è la canzone ‘Nobody’s wife’ di Anouk (‘Moglie di nessuno’).

Michela Murgia si è sposata con Lorenzo Terenzi
Michela Murgia si è sposata con Lorenzo Terenzi

Lo abbiamo fatto controvoglia – spiega – se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo”. Michela vive un ‘poliamore’: ne ha parlato più volte raccontando della sua ‘queer family’, una famiglia elettiva di 10 persone, che ora più che mai le sono vicine. 

Michela è alla fine del suo viaggio. Lo dice lei stessa. E non a caso sceglie un’espressione latina, un termine legale (“in articolo mortis”) che mette una distanza emotiva tra sé e l’evento, la sua morte, che pure è temporalmente vicina. Così come c’è una distanza emotiva tra sé e un matrimonio in cui non crede. Un puro atto formale. “Qualche giorno fa io e Lorenzo ci siamo sposat3 civilmente – scrive –. Lo abbiamo fatto ‘in articulo mortis’ perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato”. 

Murgia si rivolge ai follower: “Niente auguri, perché il rito che avremmo voluto ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere”. Tra qualche giorno Murgia e la sua queer family celebreranno le nozze che vorrebbero. Non sarà un’unione di un lui e una lei, ma un’unione di tanti/e. "Le nostre promesse non saranno quelle che siamo stat3 costrett3 a fare l’altro giorno. Vogliamo condividerlo a modo nostro e lo faremo da questo profilo, senza giornalist3 o media vari”. La scrittrice si appresta a lasciare il suo testamento, un lascito civile e politico: “Se potessi lasciare un’eredità simbolica, vorrei fosse questa: un altro modello di relazione, uno in più per chi nella vita ha dovuto combattere sentendosi sempre qualcosa in meno”.