Il 26 febbraio si celebra il Mercoledì delle Ceneri, che inaugura la Quaresima, il periodo di penitenza e digiuno lungo circa 40 giorni che precede la Pasqua. Ecco le cose da sapere su questa ricorrenza, tra cui la risposta alle domande che vengono più naturali: qual è il significato del nome e cosa c'entrano appunto le ceneri.
Finisce il Carnevale e inizia la Quaresima
Il Mercoledì delle Ceneri è il primo giorno di Quaresima per il rito liturgico romano, che è quello più diffuso nella Chiesa cattolica (e quindi anche in Italia). Arriva subito dopo il Martedì grasso che chiude il Carnevale, chiamato così perché tradizionalmente è l'ultima occasione utile per consumare cibi "grassi" e prelibati, prima del cammino spirituale che conduce alla Pasqua. Durante la Quaresima, il digiuno ecclesiastico prevede in particolare la rinuncia alla carne, ritenuta anticamente un cibo per persone ricche. Non a caso, secondo molti esperti il termine Carnevale nasce dall'unione delle parole latine carnem e levare, il cui significato letterale è un invito a "eliminare la carne".
Perché si chiama Mercoledì delle Ceneri
Le ragioni di questo nome dipendono dal rito liturgico che accompagna il primo giorno di Quaresima. Durante la Messa, il celebrante sparge infatti sulla fronte o sul capo dei fedeli della cenere benedetta, ottenuta secondo consuetudine bruciando i rami dell'ulivo benedetti nella Domenica delle palme dell'anno precedente. Le ceneri simbolizzano la precarietà della vita terrena e vogliono incoraggiare il fedele a mantenere gli impegni prescritti dalla Quaresima. L'antico protocollo prevedeva inoltre la pronuncia della formula di ammonimento "Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris", traducibile con "Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai". Da notare che Mercoledì delle Ceneri non fa invece parte del calendario ambrosiano, nel quale il Carnevale è posticipato di quattro giorni e termina con il cosiddetto sabato grasso. Per tale ragione, nell'arcidiocesi di Milano e dintorni l'imposizione delle ceneri avviene di solito la prima domenica di Quaresima o il lunedì seguente.