Mel Gibson, il celebre regista e attore hollywoodiano, è stato avvistato in Puglia questa settimana, impegnato in un tour di sopralluoghi per il suo attesissimo sequel di "The Passion of the Christ" (La Passione di Cristo). Il progetto, intitolato "The Passion of the Christ: Resurrection", promette di essere un'epica continuazione della storia che ha scosso il mondo del cinema quasi vent'anni fa.
Da Matera a Gravina: un viaggio tra storia e bellezza
Gibson ha iniziato il suo tour nella già familiare Matera, città dei Sassi che fece da sfondo al film originale del 2004. Il regista ha poi esteso la sua ricerca a Gravina in Puglia, dove è stato visto passeggiare per il centro storico, ammirando le bellezze monumentali e paesaggistiche della città. Durante la sua visita a Gravina, Gibson non ha resistito al fascino della cucina locale, concedendosi una degustazione delle famose "tette delle monache", un dolce tipico della zona. Questo dettaglio culinario aggiunge un tocco di colore al viaggio esplorativo del regista, dimostrando il suo interesse non solo per le location, ma anche per la cultura locale.
Il nuovo capitolo: tra resurrezione e visioni mistiche
Mentre i dettagli sulla trama rimangono avvolti nel mistero, alcune informazioni sul progetto sono trapelate. "The Passion of the Christ: Resurrection" si concentrerà sugli eventi accaduti nei tre giorni tra la crocifissione e la resurrezione di Gesù Cristo. Gibson ha descritto il film come "una vasta esperienza teologica", promettendo di esplorare "altri regni" oltre all'evento centrale della resurrezione.
Un cast di ritorno e nuove sfide produttive
Jim Caviezel, che ha interpretato Gesù nel film originale, tornerà a vestire i panni del protagonista. Accanto a lui, sono attesi anche Maia Morgenstern nel ruolo di Maria e Francesco De Vito come Pietro.
Le riprese, secondo le fonti, dovrebbero iniziare a gennaio 2025. Il film sarà una produzione indipendente, con location previste non solo in Italia (tra cui gli studi di Cinecittà a Roma), ma anche in Messico.
Un progetto ambizioso e controverso
Gibson non ha esitato a definire questo sequel come potenzialmente "il film più grande della storia". Nonostante l'entusiasmo, il progetto non è esente da controversie, come già accadde per il primo film. Tuttavia, l'impatto culturale e religioso del film originale suggerisce che anche questo seguito potrebbe generare un notevole interesse globale.
Con la sua visita in Puglia, Gibson dimostra ancora una volta la sua attenzione ai dettagli e il desiderio di creare un'atmosfera autentica per questo ambizioso progetto cinematografico. Resta da vedere se le terre pugliesi riusciranno a catturare l'immaginazione del regista e a diventare il palcoscenico per questa nuova, epica narrazione biblica.